Arcinazzo Romano (Lazio) 22 marzo 2016

Arcinazzo:L’opposizione Abbandona L’aula In Consiglio Comunale, il sindaco Troja ripreso dalla Segretaria Comunale sul rispetto delle regole.

ARCINAZZO: L’OPPOSIZIONE ABBANDONA L’AULA DURANTE IL CONSIGLIO.
Il sindaco – secondo molti cittadini – non conosce le regole della seduta ed è ripreso dalla Segretaria Comunale che gli chiarisce le idee.

Incredibile episodio di dispotismo da parte del Sindaco che continua ad essere allergico alle regole e non lascia spazio al contributo dell’opposizione.
I fatti di cronaca riguardano la seduta del 22 marzo 2016 che, secondo le norme vigenti avrebbero dovuto riguardare anche la risposta alle interrogazioni della seduta del 22 dicembre 2015, giorno in cui il sindaco alla fine della riunione aveva promesso di rispondere alle interrogazioni al primo consiglio utile. I consiglieri di minoranza si aspettavano queste risposte, ma visto l’ordine del giorno 22 marzo 2016, dove non compariva l’argomento delle interrogazioni, preparavano un comunicato che intendevano leggere per protesta all’inizio della seduta. Il sindaco negandogli la parola ha provato anche a respingere la deposizione agli atti del comunicato dell’opposizione. La segreteria comunale riprendendo il sindaco dichiarava lecita e legittima la protesta scritta della minoranza e la acquisiva agli atti.
La minoranza SiAmoArcinazzo ha pubblicato la cronaca degli eventi in un post del blog siamoarcinazzo.altervista.org che conclude: “Il Sindaco dice che la dichiarazione deve essere consegnata all’ ufficio protocollo. Fortunatamente la Segretaria lo fa rinsavire, dicendogli che quanto fatto dai Consiglieri di opposizione, è lecito. I Consiglieri di opposizione abbandonano definitivamente l’aula. COSE DELL’ALTRO MONDO! PARDON, COSE DÌ ARCINAZZO ROMANO!”:
Secondo un gruppo di cittadini il Sindaco ha compiuto l’ennesima brutta figura dimostrando di non conoscere le norme che regolano le sedute del Consiglio Comunale. Inoltre hanno commentato: “Un politico che da cinquanta anni è sulla scena politica come il sindaco Troja non sa che in Consiglio Comunale tutto ciò che affermano i Consiglieri Comunali, che siano di maggioranza o di opposizione và trascritto a verbale della seduta del Consiglio perché GIURIDICAMENTE RILEVANTE, soprattutto se, presentando un documento scritto intende farlo acquisire agli atti?. Il sindaco invece – continuano i commenti dei cittadini – pensa che i Consiglieri siano semplici persone che fanno richieste, le quali secondo lui, andrebbero protocollate in Comune, dimenticando deliberatamente che costoro rappresentano quasi la metà della popolazione. IL SINDACO SOLO PER QUESTO ATTO DOVREBBE DIMETTERSI”.

“Sono molto chiare le intenzioni del sindaco, – commentano altri cittadini – e della giunta, che ha il compito di preparare gli atti del Consiglio, infatti si chiama “esecutiva” per dar modo di far eseguire ciò che era stato deliberato, intenzioni che agli argomenti hanno preferito eseguire le provocazioni”.
La reazione dei sostenitori la lista SiAmoArcinazzo esternata in un volantino esordisce:
“CONSIGLIO COMUNALE A SENSO UNICO. Alla luce dei GRAVI fatti accaduti nell’ultimo Consiglio, come sostenitori della lista SiAmoArcinazzo, ci stiamo chiedendo cosa ne penserebbero gli organi di controllo come il Prefetto e la Procura della Repubblica se in una seduta pubblica come il Consiglio Comunale è negato il diritto di parola sancito dall’art.21 della Costituzione. I protagonisti sono gli stessi che hanno fatto sarcasmo sull’alluvione, sul ricorso al Prefetto credendosi istruiti, ma nella sede opportuna rifiutano il dialogo. Come mai? Solo i fascisti negavano la parola ai loro oppositori. La prossima volta ci sarà l’olio di ricino? Nemmeno Papa Francesco – che invita tutti a dialogare – approverebbe il loro comportamento nell’Anno della Misericordia 2016. Concludono amareggiati ma anche ironici: “Eppure i (Dis)Uniti per Arcinazzo, – come li ha chiamati l’opposizione – avevano scritto che la minoranza era in uno stato di completa confusione! Forse era riferito al loro Sindaco? Che oltre alla confusione ha mostrato di avere annebbiamento e incompetenza!!!”. L’ironia si mescola ai proverbi, un cittadino infatti afferma: “Va bè anche questa volta il sindaco ha sbagliato. E che sarà. Sbagliando s’impara? NO. Sbagliando s’impera. Pinochet docet!!!”.

G. De Santis

Fonte: SiAmoArcinazzo.Altervista.org