Arcinazzo Romano (Lazio) 04 maggio 2015

Arcinazzo Elezioni:giovane Candidato Sindaco. Luca Marocchi

ARCINAZZO: ELEZIONI 31 MAGGIO. CANDIDATO SINDACO di 25 ANNI.PRESENTATA LA LISTA SiAMO ARCINAZZO.
Luca Marocchi, 25 anni candidato sindaco guida una lista di 6 donne e 4 uomini, la maggior parte giovani e sfida l’84enne Troja Giacomo.
Un evento rivoluzionario.

Proseguiamo gli interventi per la maggior parte al femminile: E’ il momento di Giovanna, moglie e mamma che afferma: “Sono stata contenta per essere stata presa in considerazione nella costituzione della lista. Anch’io come loro voglio fare qualcosa per il nostro Paese. Oggi essere consigliere comunale ha un ruolo molto importante, perché tutto nasce dal luogo in cui viviamo la nostra civiltà e il rispetto per le nostre radici. Siamo dispiaciuti quando le cose non funzionano, quando certi servizi vengono a mancare. Oggi pensiamo che non sia il momento di fare promesse poiché non ne possiamo fare. L’unica promessa è quella dell’impegno, anche con il vostro aiuto, per colmare le lacune che si sono venute a creare. Sosteneteci per cambiare in meglio”. Poi è la volta di Veronica: “Mi candido perchè credo che il Paese abbia molte potenzialità che ha dimenticato di possedere. Nonostante lavoro fuori, nonostante abbia studiato fuori anche durante la frequentazione dell’Università torno a Ponza (Arcinazzo) perché Ponza è casa. Tutti siamo parenti e tutti siamo famiglia. Fa male vedere che non c’è più tanta vita, Ponza è lo stare insieme in piazza come una comunità. Mi candido quindi per cercare di ricreare le basi della comunità, di quel clima inclusivo che è andato perso. Mi candido soprattutto perché molti dei nostri DIRITTI sono stati trasformati in privilegi per pochi. Questo non può essere accettabile. La lista ha diverse fasce di età, siamo genitori, nonni, giovani, quindi pensiamo che la popolazione sia tutta rappresentata. Ci impegniamo per seguire questo lavoro di crescita e per creare qualcosa di nuovo ad Arcinazzo”. Irene con una vena ironica ed autoironica valorizza la sua età: “Mi candido perché sono stanca di lamentarmi, non voglio lamentarmi più. Ho 27 anni voglio parlare della mia età. A ventisette anni mia madre aveva tre figli io ancora non ne ho. Ho voglia di imparare e di dare e fare qualcosa per il Paese. A 27 anni è un dovere prendersi cura delle cose a cui si tiene, io tengo ad Arcinazzo. Parlando con la gente nel luogo di lavoro, ma anche nella società dico che io sono quello che per ventisette Arcinazzo mi ha dato in questi anni e quindi voglio un po’ restituirlo, con questo mio impegno. Arcinazzo non è una entità astratta, ma Arcinazzo siamo noi, infatti io ho imparato qualcosa parlando con gli altri, con Giorgio con Alessandro, quando gli altri sorridono in piazza. Ho scelto questo gruppo perché intanto siamo già maggioranza, essendo sei donne contro cinque uomini e quindi in un certo senso abbiamo vinto. Sono orgogliosa di avere in questa lista tre mamme, perchè penso che nessuno più delle mamme abbia a cuore la crescita e il futuro dei propri figli. Questo gruppo mi stà insegnando che prima di fare passi avanti è necessario compiere passi indietro. E non è semplice fare passi indietro. Questo per il bene del gruppo non di ogni singola persona. Mi candido con la responsabilità e la consapevolezza che quello che ci apprestiamo a fare è impegnativo. E soprattutto perché impegnandomi per migliorare Arcinazzo sto iniziando a migliore me stessa“. L’intervento di Annarita la più piccola ma la più tenace è un misto di tenerezza e orgoglio: “Sono giorni che mi chiedo e mi chiedono perché ti candidi. Io sto qua perché il paese lo vivo e lo vivo tutti i giorni, per conversare con gli amici e qui voglio restare e qui voglio progettare il mio futuro. Ho deciso di entrare in questo gruppo perché mi sento portavoce dei ragazzi della mia età e anche più piccoli, in quanto mi relaziono con loro anche nel consiglio dei giovani. Con i ragazzi che anche come me vivono un contrasto interiore e quindi ricercano un desiderio di indipendenza e di voler essere autonomi. Accettano di fare dei lavoretti per togliersi quegli sfizi e rendersi indipendenti dai genitori. Molti mi dicono perché stai a Ponza, vattene da Ponza. Io invece a Ponza ci voglio restare e voglio essere portavoce di tutti quelli che credono in questo Paese, ci investono del tempo e vogliono vivere qui. Dateci la possibilità anche perché non siamo quelli che si lasciano scorrere tutto addosso. Siamo qua ci siamo messi in posizione, siamo pronti a tutto, vogliamo essere partecipi ed essere parte attiva di questo paese”. Poi è la volta di Alessandro, consigliere uscente dell’opposizione: “La vostra numerosa presenza ci da speranza per vincere. Credo di aver rappresentato la minoranza in questi ultimi 5 anni. La maggioranza voleva creare un albergo per i giovani agli Altipiani, dove invece ci sono già alberghi e tra l’altro anche in crisi economica. Il Comune vuole costruire una caserma dei carabinieri prendendo un mutuo non di 500 bensì di 900 mila euro e indebitare il paese per i prossimi 30 anni. Questo è scandaloso che va a sommarsi alle opere inutili che l’amministrazione ha creato, come il parcheggio multipiano, e tutte le altre strutture inutilizzate. Anche i debiti nei confronti delle varie ditte Lupi e altre, hanno mostrato leggerezza nell’amministrare. I cittadini devono sentirsi tali non sudditi e non ricadere nella logica di credere alle promesse di posti di lavoro fatte durante la campagna elettorale. Con tutti i soldi spesi, circa sette milioni di euro, non è stata creata nessuna opportunità di lavoro per i cittadini di Arcinazzo. In qualsiasi altra parte d’Italia dove si crea opportunità di lavoro la priorità va data ai lavoratori del luogo, ad Arcinazzo questo non è successo. Chiedo quindi consenso per il bene comune facendo partecipare la gente. Non abbiamo un colore politico né partitico,siamo del colore verde come il simbolo della lista, con la speranza per cambiare insieme”. Antonio De Santis, colonnello della Finanza in pensione esordisce con una battuta autoironica, tipica del personaggio: “Parliamo prima noi poi facciamo parlare il nonno. Cosa chiedere: per la prima volta ad Arcinazzo un gruppo di giovani mai visto prima d’ora. Bisognava dare una mano ai giovani. Poi abbiamo sei belle donne. Io sono un treno accelerato, i giovani rappresentano un treno velocissimo. Spesso noi dovremmo dire a loro di rallentare per stargli dietro. Persino Papa Benedetto si è dimesso, onore e gloria rispetto incondizionato attestato di stima – il riferimento al sindaco Troja è intuibile – e meritato riposo. M.L. King diceva “I have dream” io ho un sogno. Il mio sogno è che il popolo cammini insieme con un rispetto reciproco, evitando di offenderci e trasmettere frecciate velenose. Dobbiamo complimentarci alla fine con il vincitore chiunque esso sia. Il rispetto è alla base dell’educazione e della civiltà. De Coubertin diceva,” mente sana in corpore sano”, si può gareggiare senza fare sgambetti. Corretti e onesti. Giovanni Paolo II nella valle dei Templi diceva: convertitevi. Io vi chiedo di convertirvi. Trovate il coraggio siate coraggiosi è ora di cambiare questo paese. Dateci credito, supportateci, per il bene del popolo, per tutti e non per pochi. Sono orgoglioso di lavorare con loro”. Alla fine il candidato sindaco Luca Marocchi, precisa che: “questa è stata solo la presentazione della lista, il dieci maggio presenteremo il programma”. Insomma la rivoluzione è appena iniziata, finalmente anche a Arcinazzo, la gente critica, propone, discute senza più timori paure che in questi ultimi anni hanno caratterizzato l’umore del Paese. Tutto questo è partito dai giovani che sono il futuro e non sembrava scontato, per questo l’evento è diventato rivoluzionario.

Giorgio De Santis
*Fine*
(nei prossimi articoli i commenti dei cittadini)