Arcinazzo Romano (Lazio) 04 maggio 2015

ARCINAZZO:ELEZIONI 31 MAGGIO.CANDIDATO SINDACO di 25 ANNI.

ARCINAZZO: ELEZIONI 31 MAGGIO. CANDIDATO SINDACO di 25 ANNI.PRESENTATA LA LISTA SiAMO ARCINAZZO.

Luca Marocchi, 25 anni candidato sindaco con una lista di 6 donne e 4 uomini, la maggior parte giovani.
Un evento rivoluzionario.
Sabato 2 maggio è stata presentata in Comune da circa trenta elettori la lista SIAMO ARCINAZZO. La grande novità di questa lista è contraddistinta dalla presenza del giovanissimo candidato sindaco Luca Marocchi di appena venticinque anni che compete con l’uscente sindaco Giacomo Troja di 84 anni. Nutrita presenza femminile con sei donne che sono: Annarita De Santis 24 anni – la mascotte -, Giovanna De Santis madre di due gemelle, poi Irene De Horatis, Veronica Troia, Sara Stazi e Paola Gabrieli consigliera uscente e altri giovani come Mario Albensi, Stefano Toriani, insieme a Alessandro Callari consigliere dell’opposizione e Antonio De Santis, già consigliere dal 2005 al 2010, che completano la lista. Sabato sera un cittadino, Massimo, ci confida una sua impressione: “Domani ad Arcinazzo ci sarà la rivoluzione”, riferendosi alla presentazione della lista che avverrà nella Casa della Cultura. Con piacevole incredulità domenica abbiamo constatato che la percezione di Massimo era quella giusta ed è stata condivisa dalle 250 persone che hanno riempito la sala. Le ovazioni gli applausi alla rivoluzione “culturale” hanno confermato che la percezione era collettiva e non solo di Massimo. Le parole delle candidate e dei candidati hanno veicolato messaggi positivi che lasciano ben sperare per i cittadini (i quali hanno ascoltato il messaggio) e che il 31 maggio sapranno sicuramente dove mettere la croce. Umiltà, ironia, autoironia, ricerca della trasparenza, della semplicità, della legalità e anche della determinazione hanno caratterizzato lo spirito del progetto culturale rivoluzionario, che la lista ha trasmesso. Paola Gabrieli ha presentato la lista: “questa è la lista SiAmo Arcinazzo fatta di giovani, forse per qualcuno troppo giovane, è composta da molte donne che hanno voglia di lavorare per migliorare le condizioni del paese. Undici Candidati di un gruppo di lavoro più ampio che nei mesi precedenti si è incontrato, ha discusso, ha valutato ed infine ha scelto di puntare sul listone di SiAmoArcinazzo. Che sono energia in movimento ed energia che fa crescere. Sappiamo che amministrare il paese non è facile ma nessuno è nato imparato. Impareranno, impareremo e così proseguiremo”. Dai banchi del pubblico un “giovane” di 88 anni Romano De Santis detto Umberto grida: “: Ci sarà sempre chi vi darà un aiuto dall’esterno”; questo a testimoniare che la preparazione del la lista è stata abbastanza larga e condivisa e ha convogliato molte energie e persone che la sostengono, suscitando interesse anche nelle persone anziane. E’ quindi la volta del candidato sindaco: Luca Marocchi: “Buonasera signori miei, vorrei innanzitutto ringraziarvi per essere accorsi questa sera così numerosi. Siamo qui per presentarvi ufficialmente la nostra lista, una lista composita di 3 persone avvezze alla politica nostrana e otto giovincelli che si affacciano per la prima volta alla cosa pubblica, alla politica amministrativa. Ho sentito molte cose a riguardo questa lista di giovani, del genere: “MA NDO VAO CHISSI, CHI SO CHISSI, CHE ESPERIENZA TEO CHISSI”. (Ma dove vanno questi, chi sono questi, che esperienza hanno questi). Innanzitutto, eccoci qui! Soffermandoci poi sull’esperienza, guardate ove la nostra o altresì vostra esperienza ci ha portato: in un paese non paese, un paese ove le opere pubbliche coincidono con un parcheggio multipiano, ritenuto da taluni il fiore all’occhiello del nostro paese, ma consentitemi, se questo è il nostro fiore all’occhiello, allora proprio bene non siam messi. Un paese che ha ottenuto negli ultimi dieci anni finanziamenti che ammontano circa a €. 7.160.000 , con questa ingente cifra signori miei avremmo dovuto esser non solo il fiore all’occhiello della Valle dell’Aniene, bensì dell’intera regione Lazio. Invece, lascio giudicare a voi lo status del nostro paese. Noi non siamo qui per proporre opere mastodontiche, come nuovi colossei o arene di Verona, ma cose semplici, realizzabili e soprattutto finanziabili. Nessun interesse personale, nessun attrito contro taluno,nessuna rivendicazione è figlia delle nostre umili menti. Noi siamo qui per voi, solo ed esclusivamente per voi.Vorrei infine un plauso per ogni singolo candidato, che oltre a mettervi la faccia, sta mettendo in gioco tutto se stesso. Lascio con gioia e letizia la parola agli altri candidati della lista. Grazie”.
E’ la volta di Stefano, che è costretto a fare dei distinguo sui motivi della sua candidatura per via del padre – Geometra e tecnico del Comune che ha avuto conflitti con l’attuale sindaco – ma il taglio del suo intervento ha tutt’altro segno: “Siamo esclusivamente per voi, nessun interesse personale. Siamo qui a metterci la faccia e in gioco tutto noi stessi. Sono circolate cattiverie sulla mia candidatura come strumento di “vendetta personale”di mio padre . L’amore che nutro per il paese,la voglia di cambiamento è le reale intenzione per cui mi candido. Sono stato cofondatore dell’associazione sportiva, il movimento più ricco di socialità all’interno di Arcinazzo. Siamo tutti al 100% di Arcinazzo. Persone libere trasparenti, nel pensiero come nella parola. Per me Il cittadino deve collaborare con l’amministratore e viceversa. Non abbiamo paura di amministrare, siamo gente laboriosa responsabile e libera”. .Infine cita Woitila: “La fiducia è costituita da fatti concreti non da atti di forza”. Lo segue Mario ventisette anni studente d’ ingegneria. Ha effettuato il volontariato nella polisportiva, ed estende un grazie a Italo De Santis per l’impegno costante e continuo della società. “Si può migliorare la qualità della vita del paese, che non ha futuro se tutti non collaborano” – riprendendo una frase del paesologo Arminio giunto ad Arcinazzo -. Infine conclude con una citazione riguardante il Senatore Roncalli che nel 1861 richiedeva il rimborso del biglietto del treno, Gli fù risposto citando l’Art. 50 dello Statuto Albertino: «Le funzioni di Senatore e di Deputato non danno luogo ad alcuna retribuzione o indennità». “Servire il Paese è un privilegio, da vivere come un dovere. Chi lo serve in armi rischia tutto, anche la propria vita, senza nulla chiedere in cambio” . Ecco – conclude Mario – noi dobbiamo proseguire in questa ottica”.

Giorgio De Santis
Fine prima parte.