Roma (Lazio) 25 gennaio 2016

ROMA:Laboratorio S.Pietro-Cavalleggeri, denunce, risposte e proposte nell’incontro con il presidente del Municipio XIII°

ROMA:Laboratorio S.Pietro-Cavalleggeri, denunce, risposte e proposte nell’incontro con il presidente del Municipio XIII° Mancinelli. (Terza e ultima parte).

Quartiere a rischio con incidenti mortali, dove andrebbero messi dei dissuasori di velocità in via Nuova delle Fornaci in cui si propone di creare un’area di riduzione della velocità a 30 Km/h.
Altre situazioni drammatiche che sono state denunciate negli anni riguardano il collegamento pedonale con Villa Pamphili nel tratto finale di via delle Fornaci, dove è serio il rischio per i pedoni che percorrono la salita di essere investiti dalle autovetture che scendono lungo la strada e dove andrebbero installate delle protezioni per garantire l’incolumità dei cittadini. Per legge la strada dovrebbe essere dotata di marciapiede.
Altro rischio denunciato è che l’automobilista che scende lungo via delle Fornaci è stimolato ad aumentare la velocità non essendoci i dissuasori che ridurrebbero questo pericolo.
Azzardo e rischio di motorini e macchine che svoltano a sinistra a via dei Cavalleggeri per entrare nel quartiere. Proposta per creare maggiore sicurezza e non creare soste di pullmann lungo Via della Stazione di S.Pietro. La proposta dei cittadini è di rendere la via doppio senso fino all’edicola o altre soluzioni.
Denunce anche da via Monte del Gallo dove la ferrovia non ha la sosta regolamentata e pare che sia l’unica zona di Roma che non la possiede.
Necessità di individuare almeno un edificio tra Giardinaccio, (contenzioso aperto), l’ex negozio del Fabbro di via Paolo II (problema amianto da risolvere) e la Fonderia Veschi (di fronte a Carrefour) per creare un polo culturale stabile e per moltiplicare i momenti di aggregazione culturale.

Le risposte e le proposte del Presidente Mancinelli e dell’ Assessore Zuppello.

Per quanto riguarda il traffico e là mobilità si è concordato, insieme al presidente Mancinelli, che la tematica può avere uno sbocco positivo concordando un incontro/confronto con con l’Agenzia della Mobilità per trovare soluzioni condivisibili e fattibili.
Riguardo l’utilizzo dei tre edifici, Giardinaccio, ex officina del fabbro e ex Fonderia Veschi, l’assessore Zuppello intravede come soluzione più fattibile il locale dell’ex fabbro, dopo aver accertato se nel tetto vi sia l’amianto e quindi, dopo la necessaria bonifica e ristrutturazione, mettere a disposizione dei cittadini il locale per realizzare un polo culturale permanente.
Tutte queste risposte e suggerimenti andranno verificate dal Laboratorio di Quartiere, sempre più numeroso, in tempi adeguati per la loro realizzazione.

Giorgio De Santis