Roma (Lazio) 23 maggio 2015

Altipiani Di Arcinazzo: Impianto Biomassa, Marciaindietro.

ALTIPIANI DI ARCINAZZO: Il presidente dell’A.r.a. (Associazione residenti Altipiani) convoca i sindaci di Arcinazzo, Trevi e Subiaco. Presente solo il sindaco di Arcinazzo.

Sabato 23 Maggio alle ore 16,30 presso l’Hotel San Giorgio agli Altipiani di Arcinazzo si è tenuto un incontro con i cittadini organizzato dall’associazione A.R.A. (associazione residenti altipiani) per discutere pubblicamente sulle centrali a biomasse previste dalle delibere comunali, nel territorio di Arcinazzo Romano;Trevi nel Lazio ;Subiaco. I rischi derivanti dall’installazione sul nostro territorio (esattamente nei pressi della villa museo dell’imperatore Traiano) di un impianto di microgenerazione (vedi delibera n°12 del 27 Marzo 2013 del Comune di Arcinazzo Romano) per la produzione e vendita di energia elettrica mediante combustione di cippato, altresì comunemente detto INCENERITORE. Questa iniziativa è stata presa in collaborazione con i rappresentanti dei Comuni di Subiaco, Trevi nel Lazio e Arcinazzo Romano che sono le ultime tre amministrazioni delle otto originariamente aderenti a questa improvvida iniziativa e che ancora perseverano in questo assurdo progetto finanziato con i fondi della comunità europea. I rischi di inquinamento atmosferico derivanti dal ciclo continuo di funzionamento(h24) di questo genere di struttura posta al centro degli Altipiani che, a mio giudizio – sostiene Eugenio Rizzo – metterà fine alla vita degli Altipiani stessi ed anche dei Comuni limitrofi che saranno comunque interessati dalla ricaduta delle micropolveri (µp2,5)altamente pericolose per la salute.
Eugenio Rizzo intende solo capire senza incolpare nessuno. Ha chiesto ai sindaci che cosa succede ora e cosa ci riserva il futuro. E’ opportuno capire nella sostanza le delibere e le decisioni che sono state prese nel merito. Si parte dal rispetto del protocollo di Kyoto per la salvaguardia dell’ambiente, in relazione alla emissione di anidride carbonica C02. Entro il 2020, secondo questo protocollo è necessario arrivare ad una riduzione di CO2 in atmosfera abbastanza consistente. Per realizzare gli obiettivi che il protocollo si è dato, sono stati finanziati su scala europea degli incentivi che puntano a ridurre l’ inquinamento. Le Delibere del Comune di Arcinazzo pur riferendosi al protocollo di Kyoto autorizzano la produzione e utilizzazione del cippato. Tutto ciò non sembra salvaguardare l’ ambiente. Non si è a conoscenza dei particolari. Siamo contrari alla produzione del cippato. – sostiene ancora Rizzo – siamo quindi contrari al peggioramento alla qualità dell’aria. Per ridurre le emissioni in argomento sarebbe opportuno adottare ad esempio l’Illuminazione LED, Sostituzione gli infissi nei locali pubblici, usare le automobili a metano. I sistemi che mirano alla distribuzione di acqua calda, con questa centrale a biomassa o grande caldaia, come è stata definita, non danno delle garanzie, a nostro avviso dei sistemi filtraggio e ai dovuti controlli. Questo sistema H24, secondo noi è un Ecomostro e se nel caso venisse costruito, chiederemmo di far parte dei controlli.

G.D.S.