Pistoia (Toscana) 15 febbraio 2016

Fabrizio Antonelli ci parla del suo viaggio in Cambogia

Una nuova avventura è terminata, la meta questa volta è stata la Cambogia.
Meraviglia orientale in cui si respira l’armonia fra la natura e gli uomini,
si assapora la tranquillità spirituale e lo scorrere lento del tempo nei villaggi,
dove gli abitanti conducono una vita semplice e povera con sorprendente dignità.
La prima tappa Siem Reap, dove siamo rimasti per alcuni giorni.
In questa cittadina caratteristica spicca la cordialità dei cambogiani e il folclore,
grazie ad i suoi mercatini ed ai tuk tuk, mezzi di trasporto del luogo.
Siem Reap è anche un punto strategico per raggiungere ed ammirare i meravigliosi
templi e tempi di pietra avvolti da una natura lussureggiante e selvaggia.
Tra questi il più imponente Angkor Wat considerata l’ottava meraviglia del mondo.
Angkor è un complesso di templi e figure in pietra nascosti nel cuore della giungla,
lo scenario che si presenta è suggestivo e incantevole,
stimolo per i miei scatti in cui ho cercato di impressionare
le sensazioni e le emozioni visive provate nel vedere la “Dimora degli Dei”.
Ancora più stimolante l’incontro con i Monaci buddisti;
rubare i loro attimi di lettura spirituale,
le luci ed i colori dei luoghi dove conducono una vita quotidiana di meditazione e apprendimento dalla vita.

Il viaggio prosegue verso il villaggio di Kompong Phluk costruito su palafitte alte fino a 7 metri a causa
dell’aumento di volume del lago Tonle Sap durante la stagione delle piogge,
sul quale sorgono queste singolari abitazioni di pescatori.
La particolarità di tale villaggio è pari all’esperienza vissuta lungo il tragitto per raggiungerlo,
che definirei indimenticabile.
Un contatto diretto con la natura e con gli abitanti che regalano sempre emozioni uniche.

La direzione è stata poi Battambang elegante cittadina fluviale, denominata
“la ciotola di riso della Cambogia”, perché zona agricola molto fertile.
Divertente e inspiratorio il paesaggio della campagna circostante esplorata con il treno di bambù
utilizzato dagli abitanti per spostarsi nei villaggi e trasportare le merci.
Altrettanto divertente preparare manualmente piatti tipici dei khmer.
Al tramonto abbiamo ammirato uno Spettacolo della natura unico,
da una grotta arroccata su una collina escono milioni di pipistrelli
che si innalzano come uno sciame, disegnando nel cielo un fiume che scorre.

Il viaggio si è concluso a Bangkok per visitare l’affascinante mercatino
galleggiante e il trenino degli ombrelli che passa in mezzo al mercato della città,
purtroppo non funzionante in questo periodo.

Da questo viaggio, come da ciascuno che ho fatto e vissuto,
ho riportato con me vite quotidiane ed emozioni di un mondo diverso e nuovo,
memorizzati nella mia mente e nelle mie foto che saranno lo specchio di ciò
che ho vissuto e provato in prima persona.

Tanto per non perdere l’adrenalina di certe avventure,
da qualche giorno sono rientrato dalla Grecia.
La mia passione per i viaggi e per la fotografia mi hanno spinto verso il Lago Kerkini,
habitat unico di molte specie di uccelli rari e protetti e del
Pellicano Dalmata che ha catturato in particolare la mia attenzione.

D.M.