Firenze (Toscana) 05 aprile 2018

Mostra ARCHE’ di Michele F.Coppola – Palazzo Pegaso Firenze

5-18 Aprile , Palazzo del Pegaso ,Firenze.
Un immersione nelle emozioni l’esposizione Archè di Michele Coppola che vede le proprie opere ospitate nelle sale del prestigioso palazzo del Pegaso, Sede del Consiglio Regionale della Toscana,che negli ultimi anni ha aperto le sue porte alla cultura nella convinzione che le istituzioni ,non devono mai perdere di vista la vocazione a promuovere e valorizzare l’arte e gli artisti contemporanei .(cit. Eugenio Giani Presidente del Consiglio regionale della Toscana).
Michele F. Coppola ,nasce e vive a Sorrento fino al 1994, si appassiona molto presto al mito e ad i suoi contenuti di stampo classico ,approfondisce i soggetti storici filtrati attraverso il prisma della filosofia, teosofia e archeosofia .Giunto in Toscana entra in contatto con la cultura Senese, studi sulla
Roma antica e sulla civiltà Etrusca.
Si appassiona al crocevia culturale sempre attuale : (Sarajevo 1999 – 2000),approfondisce lo studio di lingue di derivazione indoeuropeo e della filologia della lingua russa. Dal 2004 stabilmente a Firenze.
Alcuni dei suoi eventi più importanti e di prestigio che lo vedono protagonista:
– La mostra “Origini vi fu” presso il Palagio di Parte Guelfa (Firenze, in occasione dei 150 anni.
– Ellenica (Sorrento 2011)
– Olimpi (Firenze 2012)
– Vis ( L’aquila 2013)
– (2013) Acquisizione di una sua opera presso l’ambasciata Italiana presso il Principato di Monaco.
– Mostra “ Contemporaneamente” , Firenze ( 2014)
– Mostra “ il volo” presso Giubbe rosse , Firenze (2014)
– Insignito del Collare Laurenziano per meriti artistici divenendo “Onorevole Senatore Accademico” dell’Accademia Internazionale Medicea (giugno 2016)
– Vice Presidente ,Accademia Internazionale Medicea , Firenze ( giugno 2017).

La mostra “Archè” è l’espressione di un percorso storico ,filosofico e mitologico attuato dall’artista e si basa prevalentemente su studi svolti dallo stesso nel corso degl’anni , e si “ materializza “ con un esposizione di 15 opere di cui buona parte dipinti.
Il titolo della mostra prende spunto da quei modelli essenziali e primitivi presenti nella nostra cultura sia storici che mitologici più conosciuti alle menti delle persone.
Questa mostra è soprattutto il risultato di un supporto fortissimo ed importante,che solo un prestigioso marchio storico Fiorentino come Brandimarte ,conosciuto a livello mondiale , per il livello e la bellezza delle loro preziose ed uniche creazioni in argento, poteva offrire suggellando un connubio perfetto con l’artista , come in una simbiosi reciproca artista /artigiano e viceversa, unendo una purezza pittorica a quella dei metalli.
Questa mostra è veramente unica per i suoi contenuti offrendo ai suoi visitatori un valore aggiunto ovvero è il risultato del lavoro svolto dall’artista con la maestra Gloria Perrone con i 26 bambini di un età compresa fra i 7 e gli 8 anni, alunni della Scuola primaria San Pier Martire di Firenze in un laboratorio didattico dove gli stessi organizzati in gruppi con grande entusiasmo e partecipazione hanno con la loro sola “mano” realizzato dei disegni ,per dare forma e linee al loro percorso di studi e approfondimenti educativi sul tema mitologico.
Un progetto dell’artista Coppola accolto con grande plauso da tutti, con in testa la direzione didattica della stessa scuola, una prima esperienza del genere, sicuramente da rinnovare nel tempo , che con il suo metodo, anche attraverso le sue opere ha centrato da subito la giusta presentazione ed introduzione alla mitologia verso i bambini, che li ha da subito affascinati rendendoli “assetati” di conoscenza.
All’evento inaugurativo della mostra sono presenti alcuni bambini del progetto con la loro insegnate rappresentanti della scuola e ovviamente i genitori .Per introdurre la Mostra oltre ovviamente all’artista hanno preso la parola il presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, Bianca Guscelli ( Brandimarte Firenze), Bruno Lo Cicero, Valerio Alecci (Architetto Docente Universitario) , Federico Napoli ( critico d’arte).
Come abbiamo sopra accennato , tutto questo è stato possibile soprattutto per l’impegno a sostegno del progetto e volontà di Bianca Guscelli, proprietaria del prestigioso marchio Brandimarte- Firenze. L’occasione è di sicuro pregio per ammirare una teca dei suoi preziosi ed unici argenti che non sono “ solo “ opere di maestri artigiani ma di veri artisti nella lavorazione dell’argento, un opportunità per conoscere la grande storia che Brandimarte dal 1955 ,ha scritto e scrive tuttora ogni giorno con la nipote del fondatore Brandimarte Guscelli. Uomo carismatico, istriota venuto dal niente, contadino, orfano di padre e di madre che si è “costruito” da solo ,con un trascorso di ben dieci anni di orfanotrofio , desideroso e bisognoso d’affetto e d’amore che come si può ben immaginare la vita gli aveva fin allora negato. . Considerato dai fiorentini come un personaggio particolare, un artista che seppe cogliere , da un particolare della sua esperienza di vita un attenta riflessione e di cui ne fece tesoro, volendo in modo che fu definito rivoluzionario applicare all’argento divenendo la prima persona a “battere” l’argento, al fine di dargli forma e creatività unica , diede vita al cosiddetto “Martellato”, un arte all’inizi molto contestata , che poi al contrario successivamente fu molto apprezzata e riconosciuta. ” Brandimarte” ,espressione della forte passione nella lavorazione dell’argento ,che ben presto fu associata alla personale per la natura ,che lo portò attraverso l’arte del cesello a riproporre nelle sue opere in argento quanto di bello e di appassionate questa poteva offrire riproducendo frutta e verdura con tecniche a sbalzo, che eseguiva personalmente. Un azienda nata dal niente . Con un occhio di riguardo per i più marginati dalla società , ma che avevano lo spirito e la voglia di mettersi in gioco, di riemergere da errori fatti, non a caso buona parte dei suoi dipendenti erano ex detenuti , come una sorta di rieducazione e d’aiuto al loro reinserimento.
Fino a questo punto abbiamo dato per quanto a noi possibile con umiltà e fascino, breve spazio alla storia delle origini di un marchio e della sua strepitosa famiglia che vi ha dato anima e vita, che ha saputo crearsi dal nulla e giungere fino al cospetto di personaggi illustri e autorevoli come sovrani, politici e personaggi pubblici di ogni ordine e rango ,uno spazio alle parole, per introdurre la figura di Bianca Guscelli, che ci ha rapiti con il suo racconto dettato con il cuore, a cui i suoi occhi danno luce e fanno brillare, una giovane Donna, semplice e determinata, con condiviso e giustificato orgoglio per quanto oggi porta avanti con determinazione, passione e professionalità che sin dall’età di 6 anni dopo la scuola passava le sue giornate ad ammirare l’arte e la manualità degli artigiani in bottega, a respirare l’aria dell’arte e l’odore dell’argento e delle sue lavorazioni ,sognando un giorno di realizzare lei quelle opere.
Il comune denominatore di Bianca Guscelli in tutto questo è il desiderio di portare avanti la filosofia e l’amore per l’argento per renderlo sempre più di uso quotidiano , che possa essere valore aggiunto per meglio apprezzare quanto si sta gustando , a testimonianza dell’intuizione del padre , che ha portato a lei le testimonianze del nonno e le personali come ad esempio una serie di calici per la degustazione del vino, e che hanno sapientemente trovato collocazione all’interno di pregiati ristoranti fiorentini.
Bianca Guscelli (Brandimarte Firenze),oggi è un punto di forza e di riferimento per la sua città ,affermandosi sempre più anche all’estero offrendo conservazione e valorizzazione degli artigiani ,che non se ne perda questa preziosità, aggiungendo quanto basta d’innovazione per avvicinare i giovani, farli credere e crescere come è stato fatto con lei, e dargli fiducia perché ne hanno sempre più bisogno e questo è possibile solo offrendo loro la possibilità di dimostrare come e quanto possono valere.
Per noi un emozione conoscere personalmente iniziative di questo tipo e persone che animano cultura, imprese, tradizione, che rendono orgogliosi di essere presenti, portando lo spirito italiano che è unico in ogni dove.

Foto e servizio By Massimiliano Gavazzi