…E‘ terrorizzata, me l’ha detto cento volte….“Io la mia anima non me la voglio avvelenare!”
STORIE DI RESISTENZA AL FEMMINILE: Rifugiata politica. Di Livia Grossi
LIVIA GROSSI
ha rappresentato un importante momento di interiorità.
L’assunzione delle proprie responsabilità si richiede massimamente agli adulti ma, solo quella insegna a distinguersi nella vita dagli altri?
Nel prologo brevissimo ma intenso, l’autrice ce ne dà presto una
ragione per un ascolto cui possa trarsi anche il pensiero critico, alto.
La verità è nuda e il dolore è nudo.
Contrariamente alle premesse, il “progetto” di vita oltraggiata offre punto di vista privilegiato e non va “letto” con pessimismo o scarsa fiducia della potenza culturale e intellettuale che ci appartiene, ma stimolo
per donne e uomini, particolarmente attenti, affinché il pensiero critico personale e multiculturale, alla tolleranza, …prevalga. Arricchirsi di sana condivisione di principi per evitare spunti tolleranza vetero qualunquista delle teorie materialiste “va bene, va bene così”, e sviluppare anche la parte critica, per una più intima ed emotiva convivenza, basilare confluenza di esperienze critiche diverse da un incontro.
“Io la mia anima non me la voglio avvelenare”!
Angelo Antonio Messina