Melito di Porto Salvo (RC) preoccupa la zona circostante il vecchio cimitero, sovrastante anche alla galleria stradale del Calvario.
Nella ricorrenza dei morti dello scorso 2 novembre preoccupati dello stato dei luoghi, segnalato con richiesta d’intervento dello scorso 22 ottobre, abbiamo pensato di compiere in primis il dovere della visita ai morti del vecchio cimitero di Melito di Porto Salvo anche se non abbiamo parenti prossimi, così abbiamo avuto modo di fare anche qualche minuto di raccoglimento. L’occasione ci è stata utile anche perché abbiamo potuto verificare i muri pericolanti circostanti e sottostanti l’area cimiteriale non più ampliabile che non ci fanno passare notti tranquille (il crollo del muro di Bova Marina sulla Ss 106 ci ha detto tante cose).
Fatta la visita abbiamo ripercorso con difficoltà la strada a scendere dal cimitero allo svincolo che coincide con la rotatoria imbocco galleria Melito lato Nord ed abbiamo constatato una situazione viaria a dir poco da non descrivere come strada, strette curve, pendenza, mancanza di sistemi di protezione laterale, e quelli in qualche tratto presenti sono pericolanti e comunque inidonei a svolgere la funzione protettiva, dissesto del fondo stradale tratti in cemento, tratti asfaltati.
Desolati di quanto constatato e preoccupati del perché i muri intorno al cimitero si siano potuti dissestare, la nostra memoria ci ha portati a rileggere quanto certificato dai funzionari dell’ANAS, nel progetto sottoposto alla Commissione Speciale per la valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, riguardante i “Lavori di costruzione del 5 Megalotto Reggio/Melito, ove si certifica la presenza di una frana attiva di ampie proporzioni, all’interno della quale sono ubicati gli imbocchi di una galleria e l’attraversamento del tracciato di aree con litologie francamente argillose, caratterizzate dalla presenza di numerose aree con movimenti lenti del suolo e morfologie calavinchive ed interferisce con il pSIC OT9350138 “Calanchi di maro Simone”.
Abbiamo letto e riletto queste disquisizioni e veramente siamo fortemente preoccupati per le sorti della collina e dell’attuale galleria SS 106. Non parliamo della realizzazione del Megalotto 5 rinviato “sine die”, ma vogliamo soffermarci nel frattempo sulle sorti di questa galleria e di tutta la collina sovrastante che comprende anche il vecchio cimitero (sempre alla luce di quanto disquisisce la proponente ANAS).
Il nostro pensiero e i nostri occhi sono fissi al crollo del muro di Bova, terreni argillosi attraversati al tempo senza aver messo in atto quanto oggi i bravi professionisti della proponente ANAS hanno accertato e ampiamente illustrato tecniche e modi per affrontare questi siti geologici, variante di Bova Marina Ss 106-E90.
Al Comune di Melito di Porto Salvo, con la sua struttura tecnica e amministrativa chiediamo di considerare quanto da noi pensato e far tesoro dello studio dell’ANAS e se sia il caso di allargare la richiesta a livello di attenzione istituzionale.
Per il vecchio cimitero forse possiamo mettere un punto, se vogliamo conservare questo immenso patrimonio di fede cristiana che custodisce la memoria dei nostri avi e organizzare uno studio che recepisca le segnalazioni fatte dagli studiosi ANAS “costi già
sostenuti” ed eventualmente chiedere al Ministero dell’Ambiente i relativi finanziamenti posto che per quanto riguarda il dissesto idrogeologico compreso i siti cimiteriali il predetto Ministero su nostre richieste con note del 9 e 25 novembre 2015, da noi inviate a tutti i 97 Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, forniva indicazione agli Uffici della regione Calabria e al Comune di Motta SG circa la procedura per ottenere finanziamenti. L’occasione è propizia per fare uno studio ed avere i supporti economici per mettere in sicurezza il vecchio cimitero e tutta la collina.
La nostra azione è volta alla sicurezza dei cittadini per la vita e alla conservazione della memoria. Alla proponente ANAS e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’invito di verificare se la galleria stradale del Calvario, sottostante questa collina col passare degli anni abbia potuto subire cedimenti per la sua natura brillantemente descritta nel progetto del 5^ Megalotto, ovviamente parliamo sempre per la sicurezza dei cittadini che l’attraversano.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’A.N.CA.DI.C
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”