Arzano (Campania) 13 maggio 2017

Arzano

Arzano – Manifesti elettorali abusivi: partono le multe ai manifesti fuori legge. Luigi De Rosa della lista ABC- con Fiorella Esposito sindaco, è il primo ad “imbrattare” anche la sede comunale di piazza Cimmino. Sono iniziati i controlli della Polizia Locale per stanare i manifesti abusivi in giro per la città ed elevare le prime multe. Gli agenti, guidati dal comandante Luigi Maiello, hanno iniziato nella giornata di stamattina dal centro città, per poi proseguire nei prossimi giorni nelle aree limitrofe. La normativa vigente, si ricorda, prevede che 30 giorni prima delle elezioni i candidati possano comparire solamente negli spazi comunali mobili a disposizione gratuitamente. Alcuni di questi ancora non sono stati installati. Ai candidati conviene non rischiare: le multe vanno dai 100 ai 1000 euro. I controlli intensificati della Polizia Locale vengono anche dopo l’intenzione per una propaganda elettorale corretta le modalità che i rappresentanti delle liste, dei partiti e dei gruppi politici dovranno osservare per un ordinato svolgimento dei comizi, di cui sono stati anche definiti orari e durata. Sono state inoltre rammentate le norme regolanti le modalità di affissione dei manifesti, delle scritte e dei segni di propaganda fissa e su mezzi mobili, richiamando in particolare le disposizioni di legge che vietano l’affissione dei materiali di propaganda elettorale al di fuori degli appositi spazi a ciò destinati da ciascun Comune, nonché le iscrizioni murali e su fondi stradali, palizzate e recinzioni e, a maggior ragione, su monumenti ed opere d’arte di qualsiasi genere, a tutela del decoro e dell’estetica cittadina. Al riguardo è stato ricordato che ogni Amministrazione Comunale, dal momento dell’assegnazione degli spazi per l’affissione dei manifesti elettorali, è tenuta, per legge, a provvedere alla deafissione dei manifesti affissi fuori dagli spazi autorizzati nonché a rimuovere ogni altra affissione abusiva o scritta ovunque effettuata. Insomma, se questo è il nuovo che avanza, no c ‘e’ da stare sereni.

Giovanni Turacciolo