Arzano – “Basta piagnistei, bisogna scendere con coraggio in campo per la rinascita della città”. Mentre si avvicina sempre più il momento di prepararsi per andare a votare, i partiti e i papabili amministratori affilano le armi. In campo anche l’ex consigliere, il giovanissimo Salvatore Mone. “Per lo stato in cui versa la nostra città da troppi anni, bisogna intervenire. Ho una discreta esperienza politica, avendo svolto il ruolo di consigliere comunale. Ho deciso di scendere in campo perché credo di avere la giusta esperienza per affrontare le tante problematiche che ho conosciuto sia da un punto di vista amministrativo, sia da cittadino viste le tante lamentele”. L’appello va alla politica locale che sembra ormai morta e incapace di reagire secondo Mone.” I commissari stanno approvato le linee guida del PUC, data l’obsolescenza di quello vigente. Hanno fatto una cosa buona: mettere giù le linee guida per il prossimo piano urbanistico. Il famoso piano regolatore fermo dal ’76. Per questo oggi ci troviamo solo cemento e abusivismo. Poi è logico che lamentiamo l’assenza di spazi verdi e di aggregazione sociale. Ma mi preme sottolineare dell’assenza di atti concreti per la risoluzione delle ormai ataviche problematiche del centro storico che cade a pezzi con tre strade chiuse e solo Dio sa se e quando cadrà il prossimo palazzo”, lancia l’allarme. “Dobbiamo riappropriarci di ciò che ci appartiene. Tornare ad essere la città capofila a nord di Napoli. Abbiamo delle grandi realtà industriali come. Ci sono tante aziende che vogliono investire nel territorio, però vogliono la vicinanza della politica. C’è bisogno di un’amministrazione seria, così facendo gli imprenditori si avvicinano alla città, che non è città solo di camorra. Sulle infiltrazioni camorristiche abbiamo fiducia nella magistratura, e siamo certi che si arriverà ad un punto fermo.Le attività commerciali sono al collasso. Tanti negozi sono chiusi, ma non solo al centro. Dobbiamo andare incontro ai commercianti. Fare delle iniziative insieme a loro, degli eventi, in modo da creare attrazione in città. Favorire l’occupazione di suolo pubblico, cosa che avviene in tutte le città italiane. Cerchiamo di facilitare questa occupazione, venendo incontro al commerciante. Ed è un modo per invogliare le persone ad aprire qualche attività, perché di questi tempi è un rischio. E magari dopo quell’attività avrà bisogno di uno o più ragazzi per le diverse mansioni. Così facendo si incentiva anche l’occupazione”.
G.B.