Casoria – Polizio – Pugliese e il fattore PP. Sfida agli ex amministratori, partita la richiesta di accertamenti patrimoniali. Graziuso : “Sputtanata la Legalità in vista delle elezioni”. Pugliese e Polizio sono ormai la strana coppia che in vista delle comunali si sta sbracciando per sventolare il vessillo della legalità. Infatti, in queste ore questo fantastico duo indicato dagli addetti ai lavori con il fattore PP, avrebbe presentato ai commissari prefettizi e al sindaco dei tre comuni consorziati, una sorta di lista della lavandaia sulla gestione del cimitero che secondo quanto si apprende, non sarebbe stata improntata sulla trasparenza. Ma il fatto che sta destando più di qualche perplessità e che Pasquale Pugliese, pur avendo ricoperto il ruolo di Presidente della commissione trasparenza e avendo da tempo già ottenuto tutti gli incartamenti, solo in queste ore, mosso evidentemente dai rimorsi (Sic!) forse dopo essersi consigliato con il navigato democristiano Ciccio Polizio, avrebbero deciso di presentare la nota informativa. Insomma, oramai a Casoria in vista delle comunali, ognuno si sta attrezzando come può per cercare di tirare un po’ di acqua al proprio mulino elettorale sventolando la bandiera della legalità. Ma in questo caso, secondo Salvatore Graziuso “ è difficile parlare di legalità”. Parola “abusata” nel linguaggio corrente, nei contesti più disparati: dai salotti televisivi alle immancabili passerelle, ora per dare forza a un proclama, ora per convincere sull’opportunità di una decisione. Spesso politici, amministratori, la utilizzano per ammantare di una veste di eticità il loro operato. Rassicura, fa effetto, ci sta sempre bene. Ma alle parole spesso non corrispondono i fatti e allora questo termine finisce per perdere ogni significato. Se ne accorto Salvatore Graziuso, direttore del consorzio cimiteriale che dopo aver “cacciato” i camorristi dal camposanto e aver riportato la legalità in uno dei luoghi per antonomasia e per storia recente alla mercé della mafia e dei colletti bianchi, respinge al mittente le accuse e li sfida a far vagliare gli atti alla magistratura e dagli organi competenti invece che dal duo Polizio-Pugliese. “L’onestà non è una moda ma uno stile di vita. Insieme appassionatamente parlano di legalità e trasparenza. Ma vorrei ricordare che Francesco Polizio è stato condannato con sentenza definitiva per peculato. Strano poi che quando Pugliese & Co fanno i concorsi e li vincono è solo per meriti, quando li vincono gli altri è per raccomandazione.. Una bella alleanza trasversale, che chiamerei l’alleanza degli smemorati e delle persone… “trasparenti””, incalza il manager. “ La legalità non è un modello, un obiettivo astratto, poiché è prassi, è agire concreto nella quotidianità, determina i nostri comportamenti, ci impone delle scelte. C’è uno slogan in un volantino dell’associazione Libera che dice: “E tu, da che parte stai?” Nulla di più efficace e noi siamo l’esempio di chi amministra senza mai essere incappati in denunce o condanne come alcuni di questi famigerati esponenti politici e loro familiari. Bisogna decidere da che parte stare. E la scelta diventa impegno, responsabilità. Se stai dalla parte della legalità, del rispetto delle regole, non puoi “ammiccare” all’altra parte, scegliere scorciatoie o cercare di lavarsi la coscienza con l’acqua di rose. E da questo principio, dai comportamenti di questi soggetti che dobbiamo diventare un po’ tutti “guardiani della legalità” praticandola però. Non si preoccupino Polizio e Pugliese -ammicca divertito Graziuso-, vinceremo anche alle elezioni comunali”.
Giu. Bia.
Casoria
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