Napoli (Campania) 25 maggio 2015

Casavatore

Casavatore – Elezioni comunali, il vice presidente della Camera Luigi Di Maio arriva in città per sostenere il candidato sindaco del movimento, Luca Galiero. Una folta platea di simpatizzanti e non ha accolto in piazza Nocera Di Maio che ha esordito dicendo: “I 5 stelle cambieranno la Regione Campania e Casavatore, fuori gli impresentabili e i soliti noti locali, avanti con il reddito di cittadinanza e le liste pulite”. L’attaco è diretto. Il primo agli impresentabili locali rappresentati dalla vecchia politica locale e alla liste elettorali con personaggi a dir poco chiacchierati e che sembra ci siano indagini dell’Antimafia. Luigi Di Maio è il vice presidente della Camera e da esponente di punta del Movimento 5 stelle : “I risultati degli altri schieramenti saranno la sommatoria dei voti degli impresentabili. Ora, se uno ha dei dubbi, un impresentabile non lo candida”. Che voti raccoglierete a Casavatore e nella Regione Campania ? “Vogliamo vincere per governare con le mani libere. Gli impresentabili come De Luca si candidano per portare voti. De Mita controlla voti, Caldoro distribuisce fondi agli amici degli amici, amministrano potere ma non hanno il consenso”, ha confermato Di Maio. Alcuni degli ultimi sondaggi danno il Movimento 5 stelle come primo partito in Campania, anche se il vostro candidato Valeria Ciarambino è indicata al terzo posto. “I sondaggi non li considero affatto, ma il riscontro sui territori è ottimo. Dobbiamo dimostrare, e Valeria lo sta facendo, che in ogni nostro atto siamo dalla parte dei cittadini. Quando giorni fa abbiamo servito pizze ai tavoli durante una manifestazione, per raccogilere fondi. Quei soldi noi li restituiamo ad associazioni di volontariato e in opere. De Luca spende milioni in maxi manifesti, Caldoro altrettanti in eventi, noi spendiamo meno di 10 mila euro, anzi ne restituiamo parte ai cittadini”. Ma un’ulitma ricetta la proprina per i voti sporchi. “Servono i filtri iniziali, penso a tre regole. Non candidare i condannati, fissare il limite dei due mandati, e sfidare gli altri consiglieri regionali a tagliarsi lo stipendio” . Frattanto, la campagna si infiamma e Lorenza Orefice conferma di rinunciare allo stipendio di sindaco se eletta.
G. B.