Casavatore- Elezioni comunali, l’amara fine del centrodestra. Salvatore Pollice, candidato della lista civica “Casavatore Lavora”, si dimostra sempre piu’ il vero mattatore politico aggregando attorno a se candidati di tutte le estrazioni partiche: E’ sfida solo a sinistra. Nonostante il grande fermento elettorale, di alleanze piu’ o meno definite con il centrodestra che in comune non governa da decenni: A Casavatore l’ex Polo delle Libertà è semi scomparso, come se in questi anni ad amministrare e gestire la cosa pubblica non ci sia stato il centrosinistra con tutti gli annessi e connessi. Forza Italia sembra tramontata in appannaggio della civica con a capo Ciro Rossi, Ncd, Fratelli d’Italia e Lista “Caldoro Presidente”, al momento, se si dovesse fare previsioni come quelle meteo, risultano non pervenute. Tutti o quasi, a presidiare la corte del Senatore Pasquale Sollo e ritagliarsi un posto sicuro al sole.Un terremoto nella geografia dei partiti. Anche il Pd che sembra uscire con le ossa meno rotte, si trova due candidati bandiera, Salvatore Silvestri, e gli ex piddini rimasti fedeli all’ex sindaco Salvatore Sannino che non escono dal suo establishment. A buon titolo possono ovviamente metterci il cappello sopra. Gli elettori si rispettano e non si ridicolizzano. Un errore che il centro destra non deve commettere, secondo gli analisti. E’ possibile che a Casavatore i candidati del centro destra siano dietro a quello del Pd? Evidentemente sì, se la città è stata amministrata con i piedi. E’possibile che la lista del fu Pdl prenda (secondo le prime proiezioni tutte da confermare) una sonora sconfitta? Sì se si sceglie la persona sbagliata. Purtroppo il centrodestra e i silenzi assordanti del suo leader, il consigliere Regionale Angelo Marino, sottovalutano la necessità di costruire una classe dirigente locale. Che la orribile legge elettorale di nominati e listini regionali l’abbia compromesso più di quanto sia avvenuto negli altri partiti. Sono in una fase crescente e magica il Movimento Cinque Stelle, “Casavatore deve Cambiare”, LorenzaOrefice e “Orgoglio Campano” cui tutto è permesso. Ma i partiti maturi e con alle spalle molti anni di governo hanno bisogno come il pane di trovare forze fresche e nuove per rinnovarsi e per parlare di nuovo con il proprio elettorale. Altrimenti muoiono. “É nostra convinzione che il fenomeno delle liste civiche, comunque denominate, che oggi si sta manifestando in misura così preponderante nel paese, segna e documenta, al contrario, la sconfitta della politica perchè non si dimostra in grado di dare ai problemi coerenti risposte come traduzione di omogenee visioni culturali e di organici progetti politici” afferema l’ex assessore Salvatore Pollice. “Il rinnovamento dei partiti” prosegue, “è dunque fondamentale anche perchè attraverso questo rinnovamento passa la capacità di risolvere in positivo la questione morale: esso va quindi “imposto” con una ritrovata partecipazione democratica dei cittadini carica di concrete proposte ma capace anche, se necessario, di durissime proteste. Ma “cambiare rotta” significa anche e soprattutto mettere in cantiere un nuovo modello di sviluppo locale che punti all’apertura di nuovi spazi a piccole e medie imprese in grado di produrre beni e servizi di qualità in linea con le esigenze e le domande del territorio. In una città in rovinosa caduta lungo la china del degrado, il nostro obiettivo ci spinge a proporre di puntare su un sogno, un sogno che, se fatto da molti di noi, può diventare un bisogno collettivo ed un progetto politico. Il sogno di una città nella quale i valori di fondo non siano più gli oscuri affari e le aggressioni al territorio ma la moralità pubblica, il progresso civile, il lavoro come diritto da tutelare e promuovere, la salubrità ambientale e la lotta all’emarginazione sociale”. Intanto, Vito Marino resta alla finestra e attende la “chiamata alle armi” come Pasquale Palmentieri .
Giuseppe Bianco