Tra il XV e XVI secolo, si sviluppa in Italia un genere musicale, in origine a carattere popolare, che contenderà al madrigale il primato nella musica vocale: la Frottola. Una caratteristica della Frottola era quella di avere la melodia nella voce più acuta dell’impianto polifonico. La preminenza della parte superiore era tale che spesso l’esecuzione delle altre voci era affidata a strumenti come le viole o ridotta con una scrittura specifica per strumenti armonici come il liuto o il cembalo. La scrittura della Frottola era spesso omoritmica o con brevi momenti di imitazione tra le voci e, anche se arricchita da fioriture e melismi, la sua linearità era distante dalla complessità del madrigale. La corte mantovana dei Gonzaga fu uno dei luoghi di fioritura di questo genere musicale: a Mantova operarono i più apprezzati compositori di Frottole, tutti presenti nel programma, come Bartolomeo Tromboncino, Marchetto Cara, Jacopo Fogliano, Filippo da Luprano. Alla proposta musicale, eseguita secondo la prassi rinascimentale su strumenti dell’epoca, si accostano le suggestioni che i testi e la musica rivolgono ad un’interpretazione contemporanea del gesto e dello spazio, tradotte in movimento nelle coreografie di Paola Campagna. Il ContrArco Consort, diretto da Gianfranco Russo, propone questo programma con un organico di quattro musicisti e due danzatori.
Non val acqua al gran foco della musica!
Pubblicato in Musica |