Presentato il libro “Prigioniera in un bozzolo” (Guida) della scrittrice Dora Esposito: un testo “vibrante”, intenso; un romanzo autobiografico forte ed appassionato. La storia è ambientata a Napoli, “una Napoli – scrive l’autrice – genuina senza malizia, dove regnava la solidarietà e dove, una mano aiutava l’altra”.
E’ un amore puro, giovanile, a muovere le fila di tutto il libro. Un amore vero vissuto, anche se non abbastanza. La protagonista fa i conti con la realtà, una realtà che regala e che toglie, che premia e che condanna. Più volte riecheggia una frase che sembra essere il vero motto di una esistenza serena: “Va dove senti di poter stare bene”. Ma non sempre, purtroppo la vita ci dà questa possibilità.
La scrittrice usa un linguaggio schietto, avvicina il lettore al suo vissuto con grande capacità; un linguaggio che sa anche diventare duro e “lanceolante”. Il segreto di questa vicinanza tra lettore ed autore? E’ l’aver aperto da parte di Dora Esposito semplicemente il cuore. Sono in molti ad aspettare il sequel di “Prigioniera in un bozzolo”…
L’immagine di copertina è di Giovanni Cierro.
Nella foto l’autrice Dora Esposito con la giornalista Mariagrazia Poggiagliolmi
“Prigioniera in un bozzolo”: da leggere tutto d’un fiato…
Pubblicato in Arte e Cultura |