Napoli (Campania) 19 novembre 2014

Antonio Ottaiano: riporto a teatro la sceneggiata per Merola

Sono passati due anni da quando la sceneggiata napoletana tradizionale, doc, non vive sul palcoscenico. Fermo l’artista Antonio Ottaiano (dedicatosi nel frattempo ad altri lavori tra musica e teatro), fermo anche questo straordinario genere teatrale, storia della cultura di napoli. La querelle attorno alla sceneggiata non è mai finita. Vivo o morto questo genere? Per alcuni ancora attualissimo, ma portare la sceneggiata sul palcoscenico non è per tutti. Dopo Mario Merola, noto al pubblico universale, come il “re della sceneggiata”, in tanti hanno provato a portare questo genere in teatro, ma senza successo. L’unico che conosce dal di dentro i segreti della sceneggiata, è appunto Antonio Ottaiano, colui che ha avuto la fortuna di cibarsi da vicino giorno dopo giorno, anno dopo anno, dell’arte di Mario Merola.
“E’ arrivato il momento di tornare a teatro con la sceneggiata, dichiara orgoglioso l’artista Ottaiano. Porto un cavallo di battaglia: Lacreme Napulitane, per la regia di Gigi Savoia. La sceneggiata? Assolutamente non è morta! A dimostrarlo è il sold out che realizzo fuori e dentro i confini regionali e nazionali. Il pubblico ama la sceneggiata. Oggi, come ieri, isso, essa e ‘o malamente esistono, eccome. Ma questa violenza, purtroppo sempre più presente, io la ripudio ed a tutti gli uomini gelosi, pronti ad uccidere per amore malato, dico fermatevi in tempo, curatevi. Nessuno può permettersi di togliere una vita. Non chiamatelo “spettacolo per nostalgici”, questo lavoro è un prodotto per adulti e per giovani, ricco di “ingredienti”, con una orchestra dal vivo eccezionale, diretta dal M° Peppe Fiscale.
Sul palcoscenico del Teatro Totò di Napoli, dal 5 al 7 dicembre 2014, con Antonio Ottaiano, figurano: con Anna Fiorelli, e con: Thaila Orefice, Ornella Varchetta, Bruno Giordano, Ciro Meglio,Francesco Pirozzi, il piccolo Vincenzo Buonomo, Patrizia Camillo. Con la partecipazione di Mario Aterrano, Patrizia De Martino, Ernesto Martucci.
Mario Merola? Per me è e rimarrà, un grande uomo ed un grande artista. Prima di decidere di mettere in scena questa sceneggiata l’ho anche sognato, mi diceva: “se ti fermi con la sceneggiata mi fai morire un’altra volta!”. Tra gli insegnamenti che mi dava Mario Merola? “Quando nella vita sai che non puoi vincere, impegnati a non perdere!”. “Ed io, sottolinea Antonio Ottaiano, anche con questo lavoro mi impegnerò a non perdere!”.
Tra le curiosità: lo spettacolo “Lacreme Napulitane” potrebbe sbarcare al Festival di Todi.