Civitavecchia (Lazio) 11 aprile 2015

2 € a passeggero da Fiumicino e Civitavecchia.

ROMA – La promessa di Renzi: «nessun taglio nel Def per Roma (Comune, ndr) per 2016 e 2017», esulta il sindaco Ignazio Marino. Per le città metropolitane, invece, si balla: in questo senso, per compensare gli 87 milioni previsti in meno per l’area della Capitale, sembra molto probabile la «nuova» tassa aeroportuale (una quota delle tasse aeroportuali è già stata destinata, nel 2008, alla gestione commissariale di Roma). L’osservazione del sindaco di Torino, Piero Fassino, aiuta a capire ciò che dovrebbe accadere: «Un piccolo contributo sul biglietto aereo moltiplicato per tutto il traffico di Fiumicino credo che risolva da solo il problema di Roma».

Di certo l’incontro tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e i sindaci, tra i quali Ignazio Marino, porta in dote alla città metropolitana di Roma: oltre all’ipotesi – ormai molto concreta, sulla quale sono al lavoro i tecnici del Campidoglio – di una (ulteriore) tassa di 2 euro a passeggero per l’aeroporto di Fiumicino e il porto di Civitavecchia, ci sono infatti la «consistente» riduzione della sanzione per lo sforamento del patto di Stabilità nel 2014, e la possibilità di «rimodulare» i mutui. Infine, dice Marino, c’è la conferma da parte di Renzi «di tutti gli investimenti nel settore dei lavori pubblici e dei trasporti: il Ponte dei Congressi, l’aerostazione di Fiumicino e il trasporto su ferro a partire dalla Metro C».

L’incontro clou è al mattino, a Palazzo Chigi: «Il presidente del Consiglio – spiega Marino all’uscita – è stato molto chiaro sui punti che abbiamo indicato e ha detto che nel Def non ci sono misure che riguardano il 2016 e il 2017, quindi non ci sono quei tagli che sono stati prospettati in questi giorni. La negoziazione per 2016 e 2017 avverrà con una riflessione comune governo-Comuni». Nella stessa sede, però, insieme con Matteo Renzi Marino affronta il problema degli 87 milioni in meno previsti per il 2015 per la città metropolitana. Le ipotesi allo studio sono tre: una nuova ripartizione tra i Comuni, il sistema misto (80 per cento Vertice costi standard, il 20 sulla spesa storica) e, appunto, quella che oggi sembra aver convinto di più, la tassa aeroportuale. Palazzo Chigi con Renzi: Naturalmente il lavoro è all’inizio (prossimo appuntamento tra governo e Anci è mercoledì) ma c’è ottimismo anche sul fondo di Solidarietà (ballano 650 milioni complessivi, 50 per Roma). Sulla tassa aeroportuale, poi, si è già in una fase avanzata: «C’è – spiega Fassino – che c’è il decreto legislativo del 2011 sul federalismo fiscale che prevede a vantaggio delle Città metropolitane una serie di poste di bilancio tra cui anche un diritto aeroportuale. È una delle ipotesi su cui lavoreremo». È la principale. – Ma a noi Civitavecchiesi cosa interessa Roma. Perché quando abbiamo chiesto noi, non è stato Concesso? – A Roma che il Comune di Civitavecchia è in sofferenza, poco importa. E noi vogliamo andare sotto Roma? Da pazzi!
10 aprile 2015 | 08:48