Torre Del Greco (Campania) 12 settembre 2015

PRATICHE AMIANTO…..IN CHE MANI SIAMO CADUTI

PRATICHE AMIANTO IN CAMPANIA…..IN CHE MANI SIAMO CADUTI.
 
Riceviamo e pubblichiamo le tantissime lamentele che ci vengono segnalate da marittimi della Campania in cui ritengono di essere discriminati o non capiti da chi ha il compito e il dovere di espletare le pratiche per ottenere i benefici per esposizione amianto.
Questa lamentale nascono dal fatto che in altre regioni d’Italia, marittimi hanno presentato la stessa documentazione presso gli enti preposti, in pochissimo tempo hanno ricevuto risposte ed esiti soddisfacenti per chi ne avesse diritto.
Ci viene detto che le pratiche vengono sempre rinviate per motivi che non risultano chiari in quanto ad una circolare interna spetterebbe solo a particolare categorie. Ma l’assurdo nasce proprio sulla interpretazione di detta circolare.
Un esempio che ci viene illustrato e che alcuni marittimi si sono visti rispondere di avere pratiche bloccate in quanto la loro categoria non rientrava o non era chiara.
Facciamo alcuni esempi
Il marittimo L. S. ci ha telefonato e ha detto che dopo innumerevoli volte che si è recato presso gli uffici dell’Inail, la sua pratica era sospesa in quanto lui quando navigava ha svolto il compito da Primo elettricista e secondo elettricista. Sulla circolare dell’Inail esiste solo la categoria come elettricista e non primo elettricista, secondo elettricista o allievo. Siamo all’assurdo.
Un altro marittimo che ha navigato come Capo Operaio ha ricevuto la stessa risposta in quanto sulla circolare esiste solo la categoria operaio.
Noi come sito di informazione marittima stiamo cercando di capire se tutto quello che ci è stato detto sia vero, anche perchè se queste informazioni risultassero esatte ci troviamo davanti a un caso di vera incompetenza da chi ha redatto la circolare o da chi la interpreta..
L’amianto sia ben chiaro, ha fatto già tantissime vittime tra i marittimi ed ha colpito tutte le categorie, coperta, macchina, cucina e camera in quanto l’amianto era presente in tutte le sue strutture e chi tenta di negare l’evidenza cerca di nascondere la verità.
Già tanti marittimi sono stati esclusi in quanto per la certificazione da presentare ci voleva il famoso curriculum lavorativo che ogni società doveva presentare, ma quasi nessuno lo ha fatto e purtroppo il libretto di navigazione non rappresentava una prova valida per tale certificazione. Poi ci sono i marittimi che si sono rivolti all’Ispettorato del lavoro ed hanno ottenuto una certificazione solo per società fallite o che non risultassero piu’ in attività.
Abbiamo avuto anche i nominativi di alcuni marittimi che risiedono in altre regioni e ci hanno raccontato di aver presentato la stessa documentazione dei colleghi napoletani ed entro pochi mesi sono riusciti ad ottenere la certificazione spettante.
Riusciamo a capire che i marittimi in Campania sono nettamente superiori come numero rispetto ad altre regioni e forse questa potrebbe essere una delle spiegazioni, ma l’interpretazione di questa famosa circolare ci lascia senza parole.
Come sito ci siamo rivolti ad alcune organizzazioni sindacali per avere informazioni piu’ precise e speriamo di averle in brevissimo tempo anche da loro.