Milano (Lombardia) 29 maggio 2017

Milano: corteo “No Invasione”

Sabato 27 maggio il Comitato cittadino No Invasione di Milano, ha organizzato una manifestazione di protesta contro il costante arrivo di clandestini che con la loro presenza oramai fuori da ogni controllo ha creato, nella città, situazioni di forte degrado e seri problemi di ordine pubblico.
La federazione milanese del MSFT ha accettato di partecipare alla manifestazione e vi ha preso parte con una nutrita rappresentanza.
E’ stata l’occasione per ribadire la nostra chiara posizione in merito all’arrivo inopinato di clandestini nelle nostre città.

Abbiamo ribadito con forza la contrarietà alla politica falso buonista del Governo italiano e la nostra avversione all’operato di queste supposte ONG che, sorte come funghi, molte volte celando interessi economici e mafiosi, miranti a un vero commercio e allo sfruttamento delle risorse boldriniane, stante quanto sta piano piano emergendo dalle indagini scaturite dalle dichiarazioni del Dott. Carmelo Zuccaro, Procuratore della Repubblica di Catania.

I livelli di guardia sono stati abbondantemente superati, il grado di esasperazione nei cittadini è altissimo, le condizioni di convivenza difficilissime, i fatti delinquenziali ascrivibili alle “risorse” sono in continuo crescendo e creano panico oltre che per il numero anche per le tipologie: scippi, aggressioni, stupri, spaccio, prostituzione, oscenità, abusi di ogni genere sono oramai all’ordine del giorno.
Le nostre forze di polizia sembrano non essere in grado di contenere questi continui atti criminali, e certo non per mancanza di professionalità.
I cittadini dal canto loro vivono una situazione di forte disagio che spesso tracima nel vero e proprio terrore.
Interi quartieri sono invivibili, la sera, ma non solo la sera, è pressoché impossibile transitare per alcune zone.
Le persone evitano di spostarsi se non accompagnati, le ragazze subiscono ogni genere di affronto e a volte subiscono anche delle violenze fisiche.
A questi che sono i più evidenti segni di un’invasione che sta modificando la nostra vita quotidiana si assommano altri aspetti meno immediati nella percezione ma non per questo meno gravi. Il numero sempre crescente di bambini figli di clandestini che nascono in Italia, e sappiamo che il Governo non eletto ha in mente l’approvazione dello Ius Soli; la preferenza nelle graduatorie per l’assegnazione di case popolari ai migranti; l’accoglienza dei nuovi arrivati in strutture alberghiere e comunque in centri finanziati dallo Stato, mentre ai terremotati del Centro Italia vengono promesse le case che poi non arrivano; la disoccupazione in continuo aumento; la povertà che cresce in modo esponenziale; i suicidi di chi non riesce a dare un pasto ai propri cari continuano ciclicamente.
Tutto questo non serve a toccare la sensibilità dei nostri governanti le cui coscienze sono, evidentemente, tutte protese verso i finti profughi che, però, garantiscono voti, e a volte anche guadagni economici.

Tutti questi disagi ha voluto rappresentare la manifestazione organizzata dal Comitato cittadino No Invasione, appunto con la marcia dell’altro ieri.

Nessun simbolo di Partito, anche se noi missini eravamo presenti ufficialmente e con un folto numero, il Comitato voleva che fosse una manifestazione di popolo.

Forse ci si aspettava qualche presenza maggiore, una partecipazione massiccia della gente per dare consistenza alla manifestazione.

Ma considerato il clima di tensione che il Regime artatamente crea attorno alle manifestazioni identitarie non ci stupiamo che sia andata così.
Resta la valenza dell’azione e la rivendicazione, nostra e non solo, d’irrinunciabili posizioni in merito all’arrivo di clandestini.
L’attenzione adesso va alla ventilata approvazione della legge sullo Ius Soli.
Noi riaffermiamo qui la nostra assoluta contrarietà, coscienti come siamo dell’esiziale effetto che avrebbe sulla nostra Nazione.
L’approvazione di questa Legge porterebbe l’Italia a diventare, in breve tempo, una Nazione simile alla Francia o all’Inghilterra. Nazioni che hanno fatto del multirazzismo la regola della loro esistenza.
Basta vedere come sono ridotte per capire che è assolutamente necessario impedire che una Legge così deleteria sia approvata anche in Italia.
Noi vigileremo, faremo come sempre del nostro meglio per informare i connazionali, lo faremo con ogni sorta d’intervento che sia nelle nostre possibilità; invitiamo tutti, di là delle posizioni partitiche a unirsi a noi in quella che può essere la madre di tutte le battaglie: la battaglia per la sopravvivenza dell’Italia.

Mario Settineri
Segreteria Nazionale MSFT