Catania (Sicilia) 10 luglio 2016

Riforma Costituzionale: così non va

Un incontro pubblico proficuo è stato quello che si è svolto, sabato 9 luglio 2016, in Santa Venerina, organizzato dal Comitato “NO alla riforma costituzionale” in seno al Movimento Sociale Fiamma Tricolore. I lavori, moderati dall’Avv. Orazio Giovanni Vecchio, segr. amm. di FdI per la Sicilia Orientale, sono stati preceduti dai saluti di Daniele Mammino, responsabile cittadino del Comitato. All’inizio è stato letto un messaggio di Attilio Carelli, Segretario Nazionale del MSFT: “Il MSFT sostiene -al punto di averlo inserito in posizione preminente nel suo programma- la necessita’ di una profonda riforma istituzionale, che, tra l’altro trasformi una delle camere in camera di rappresentanza delle categorie produttrici,conferendo ad essa le stesse prerogative di quella abolita in quanto a potere di proporre, respingere e modificare le leggi votate. Consideriamo pertanto inaccettabile la proposta governativa che non solo non riduce i costi (cosa in questo contesto di relativa importanza,vista l’esiguita’ degli stessi rispetto all’enorme mole di sprechi generati dai bilanci di centinaia di enti e migliaia di partecipate, postifici ad uso e consumo degli apparati clientelari e lobbystici), ma anzi li aumenta, creando un ennesimo santuario per raccomandati e favoriti dei partiti di quel regime che tale volonta’ di dissennato scardinamento della gia’ imperfetta attuale costituzione, fa fortemente sospettare si brami instaurare”. La relazione è stata svolta dall’Avv. Nando Gambino, coordinatore nazionale del Comitato. Il relatore, svolgendo una panoramica sulla riforma costituzionale, ha evidenziato i molteplici aspetti negativi della stessa, caratterizzata, come è, da una disorganicità, dallo svuotamento di effettive competenze del Senato, dalla circostanza che i Senatori, che inspiegabilmente continueranno a godere della immunità parlamentare, renderanno ben poco perché contemporaneamente titolari di altre cariche pubbliche (quali quelle di consigliere regionale, di sindaco metropolitano, di sindaco di un comune), dalla non eliminazione completa del bicameralismo, dalla mancanza dello sbandierato risparmio, dalla diminuzione della democrazia e della rappresentatività, dalla permanenza dell’oneroso e dispendioso apparato regionale. Sono seguiti gli interventi di Giuseppe Manoli, segretario provinciale MSFT di Catania, che ha ribadito alcuni aspetti negativi della riforma, e di Mario Settineri, segretario regionale MSFT della Sicilia, che ha riferito del progetto organico della Fiamma Tricolore per la creazione di una vera ed autentica nuova repubblica; progetto basantesi, essenzialmente, sulla competenza e sulla diversità delle due Camera, una delle quali dovrebbe essere l’espressione delle varie forze della produzione e dell’arte. I lavori sono stati conclusi egregiamente dall’avv. Francesco Condorelli Caff, presidente del Comitato Centrale MSFT.
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Uff. Stampa
MSFT