Catania (Sicilia) 15 novembre 2015

“Francia: e strage fu!”

Adesso chi può dirsi sorpreso, sbigottito, attonito? Chi?
Non certo i Governi occidentali che le condizioni perché ciò avvenisse hanno determinato con la loro politica di aggressione alle Nazioni che, in qualche modo, si opponevano alla radicalizzazione delle posizioni in Medio Oriente. Una dopo l’altra sono state eliminate, con pretestuose motivazioni, ricordate la guerra preventiva contro l’Iraq di Saddam Hussein?, o ancora l’eliminazione di Gheddafi che, pure, era stato elemento d’equilibrio nell’Africa settentrionale per non dire del tentativo, non riuscito per fortuna, di eliminare Assad dalla guida della Siria?
Come è facile capire, quanto sta succedendo non avviene per caso ma è frutto di una politica, la solita politica di settantacinque anni fa che, in nome di un Ordine nuovo, destabilizza intere Aree per poi insediarvi Governi fantocci che rispondano agli ordini delle lobby economiche internazionali. Quando a questo disegno qualcuno si oppone ecco che s’interviene o con attacchi diretti, Iraq e Libia, o fomentando guerriglie e terrorismo, come in Siria.
Tutto si fa in ossequio al dio denaro, al Nuovo Ordine Mondiale che si vuole instaurare e che perché ciò avvenga deve eliminare ogni residuo d’identità nazionale, di senso di appartenenza, di soggettività politica e sociale. Perché tutto questo si realizzi c’è bisogno di muoversi su due livelli; il primo è, l’abbiamo accennato prima, l’abbattimento di ogni forma di Governo che a ciò si oppone; il secondo è la politica di svilimento delle identità nazionali in quelle Nazioni (Europee in primis) che servono da strumento idoneo al tale scopo. Ecco quindi che si prepara ad arte una “pacifica” invasione dell’Europa, con la bene placida, sorridente, ebete politica dei Governi di queste Nazioni. E quando qualcuno, il MSFT sicuramente per primo, osa evidenziare questi fatti lo si accusa di razzismo, di chiusura mentale, d’incapacità di leggere e interpretare i grandi fenomeni socio-politici che attraversano la società moderna. Ovviamente sono solo cretinate queste, messe in giro e amplificate da chi, per malafede o per incapacità di comprendere il grave dramma che si sta contribuendo a perpetrare, grida come una cornacchia rendendosi complice, di fatto, di questo misfatto storico.
Quello che non avremmo mai voluto dire è: Noi l’avevamo detto. Ma purtroppo è così.
L’avevamo detto, in tutti i modi che ci sono stati concessi, lo avevamo scritto, lo avevamo anche gridato ma siamo stati inascoltati. Abbiamo dovuto subire attacchi, offese, insulti per questo nostro coraggio. Pe raver osato dire quello che oggi è tragicamente sotto gli occhi di tutti.
E sangue scorre ancora, e altro ne scorrerà.
Assisteremo ai soliti piagnistei, alle solite vane dichiarazioni, alle solite inutili prese di posizioni.
L’unica vera, concreta, azione di contrasto l’ha prodotta la Russia. Dal resto dei Governanti solo chiacchiere. Anche di fronte a tanto scempio, non riescono, o forse non possono, prendere decisioni serie e ferme che portino alla soluzione definitiva di un problema che loro stessi hanno creato.
I’Isis va battuto. Va sconfitto con le armi e con la capacità dell’Occidente di dialogare con quella parte sana del mondo arabo che esiste e che è impegnato su ben altro fronte (penso ai palestinesi che lottano da una vita per il riconoscimento della loro Nazione). L’Isis va sconfitto con le armi ma anche indicando chiaramente chi sono le Nazioni responsabili della loro nascita e capacità operativa, Arabia Saudita e Stati Uniti prima di tutte.
Bisogna che L’Europa riveda la sua politica estera generale e mediorientale in particolare. Che abbia il coraggio e la forza di recidere il cordone ombelicale che la tiene legata a scelte politico-economiche che non le appartengono, che sappia e voglia agire sullo scenario internazionale con il ruolo e la responsabilità che le compete.
Se ciò non farà, se continuerà con i teatrini cui ci hanno abituato i vari Hollande, Merkel e Renzi, non vediamo altri scenari che un’Europa priva di un’identità definita, sempre più nel caos, sempre più impaurita, sempre più intrisa nel sangue.
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Mario Settineri
Responsabile Politiche Mediterranee – “Movimento Sociale – Fiamma Tricolore”