Mombello Di Torino (Piemonte) 24 novembre 2016

GIOVANISSIMI SEMPRE IN CERCA DI SBALLO.

Cercano la sfida in fondo a un bicchiere, lo sballo nell’immaturità di un età difficile, se non è la droga è l’alcol le angosce di oggi di genitori di figli adolescenti e quando succede,e succede spesso nonostante leggi e divieti, la colpa è sempre un po di tutti della fragilità del minorenne,di padri e madri disattenti,di amicizie sbagliate,di gestori di locali che se ne infischiano delle regole.
Si comincia per gioco per stare al passo con gli altri,per tenere il ritmo di frenetici sabato sera a zompettare dietro musiche assordanti.Si comincia con la prima birretta e poi giù un’altra e un’altra ancora,per non parlare della nuova moda dei chupito a solo 1 euro fino a mandarne giù 18 di fila,che farebbero male a chiunque,figuriamoci a una ragazzina di 13 anni abituata a bibite innocue.
La storia di Simona avviene a Torino ma chissà in quante altre città avviene senza clamore e senza conseguenze.
Qui invece c’è la disperazione di una madre che corre nel pub vicino e trova la figlia inerme in preda alle allucinazioni e la porta in Ospedale dove le trovano un tasso alcolemico di 2,13 quando a un adulto basterebbe 0,50 per la sospensione della patente.
Due giorni ricoverata prima che si riprendesse e dicesse di aver fatto una cavolata,e che gli amici l’avevano sfidata a chi ne beveva di più,e la madre prende coraggio e denuncia i titolari del pub e la legge fa il suo corso,chiude il locale per due settimane perchè non si possono ne vendere ne somministrare alcolici ai minorenni.
Ora, passata la paura per questa famiglia subentra un’altro copione,perchè Simona dopo il suo rientro a casa ha dovuto subire sui social minacce e insulti per aver raccontato tutto.
” Sappiamo che scuola fai,chi sei,che cosa hai fatto.Hai i giorni contati bambina ” nemmeno avesse a che fare con la mafia.
Ma al tempo degli sciottini nel fondo dei bicchieri si sta persino peggio.
Ogni sera la stessa storia,ma questa è una delle tante in un mare di indifferenza dove l’unica finalità è fare soldi sulla pelle altrui e dire che nonostante tutto siamo fortunati perchè più delle volte arrivano in tempo gli angeli del 118 salvandoti la vita.
Poi ci sono casi come genitori incazzati neri perchè svegliati nel pieno della notte da una pattuglia di carabinieri o dalla stradale invitandoli in caserma a recuperare il proprio figlio,incuranti del fatto che gli hanno ridato il figlio senza patente e non la patente senza figlio.
Francesco Vivenza