Dopo i successi conquistati in giro per Italia l’opera “Il decreto” della Compagnia del Teatro Artistico d’Inchiesta, monologo magistralmente interpretato da David Gramiccioli arriva a Firenze.
Sarà in scena al Teatro Puccini sabato 3 febbraio alle ore 21:00.
Firenze non è una città qualsiasi, è la città di Matteo Renzi, il capoluogo di una regione dove l’argomento vaccini è stato sempre fortemente dibattuto, influenzando e non poco la politica locale.
«Il decreto è un’opera che racconta in modo inoppugnabile e non poco imbarazzante per il potere tutta la verità sulla legge 119 o se preferite la legge Lorenzin – quella che ha introdotto nel nostro paese il super obbligo dei 10 vaccini»
Queste le parole di Michele Rizzi responsabile esecutivo della Compagnia del Teatro Artistico d’Inchiesta.
Il decreto arriva nella città del leader del Partito Democratico dopo aver sbancato un’altra regione rossa e da subito allineatasi alle direttive vaccinali imposte dal leader democratico, quell’Emilia-Romagna governata da Stefano Bonaccini, un presidente di regione più volte encomiato da Matteo Renzi per il suo impegno a favore delle vaccinazioni e della legge 119.
Dopo aver provato a contattare i democratici fiorentini, non vi è stata una risposta in merito alla serata del 3 febbraio. Sembra non volerne parlare nessuno o forse sanno che, anche polemizzare sull’evento, finirebbe inesorabilmente per amplificarlo.
Mentre dalla pagina Facebook di Gramiccioli, si evidenzia un post in cui scrive che sogna una Firenze invasa da ogni parte d’Italia di Free Vax che passeggiano per le vie della città intonando il grido libertà.
Prima del 24 febbraio, giorno della grande manifestazione nella Capitale dei Free Vax per la Libertà di Scelta, e soprattutto del voto del 4 marzo, Renzi sa benissimo che un successo fiorentino de Il decreto, rappresenterebbe un problema di non poco conto per lui e il PD.