Palermo (Sicilia) 24 giugno 2017

Palermo-Un genitore della Scuola per la tutela dei bambini

Anni fa scelsi la scuola Garzilli di Palermo per i miei figli, me ne parlarono molto bene come scuola d’élite e con buone professionalità del corpo docente e della dirigenza.
All’inizio ebbi conferma delle notizie che avevo raccolto, poi col passare degli anni, forse per il continuo avvicendamento di docenti, tante cose andavano cambiando.
Consapevole del fatto che l’educazione scolastica primaria non è oggi una missione facile, con molto rammarico voglio raccontare, con questa nota personale, cosa deve cambiare oggi in questa scuola principalmente per il bene dei bambini.
È inammissibile che oggi si assista ad episodi di bullismo nelle classi di una scuola primaria, episodi ben noti a docenti, genitori e dirigente scolastico. I docenti di classe, una volta attivate dalla scuola le procedure di prassi (intervento di una psicopedagogista una tantum) con indifferenza ingiustificata non hanno più monitorato con minuziosa attenzione questi episodi, ma piuttosto controllato a vista la “vittima” che non si distraesse se chiamata da un compagno e rimproverata prontamente se accennasse a rispondere al richiamo. Forse pensavano così di tutelarla da eventuali nuovi dispetti? Per poi scrivere nel giudizio quadrimestrale che il/la bambino/a non era bene integrato/a nel gruppo e che partecipava al dialogo educativo solo dietro sollecitazioni, senza considerare che un bambino vittima di bullismo ha forse bisogno di sentirsi protetto dai suoi maestri, piuttosto che controllato e rimproverato al minimo movimento! Ma certo, essendoci l’intervento di una psicopedsgogista sulla classe, forse il docente/educatore si può sentire esentato dall’applicazione delle più semplici norme di psicologia!!!!!!
È da tempo che volevo dare sfogo a questo mio disagio, oggi ho deciso di pubblicarlo sperando che i diretti interessati vigilino meglio e cerchino concretamente di realizzare una “Buona Scuola”, principalmente nell’interesse dei bambini che saranno gli adulti di domani!

Ugo Gravante