Roma (Lazio) 08 gennaio 2018

Ai domiciliari… per il Gas

A tutti i residenti di un condominio sito in Roma quartiere Tuscolano – zona San Policarpo (c.a.p.00174) – la Vostra Società ha spedito, con solerzia e ricchezza di particolari, una lettera con lo scopo principale d’invitare i condomini, un preciso giorno ed in una fascia oraria della durata di oltre quattro ore, ad attendere il personale abilitato al montaggio di contatori digitali.

Naturalmente, altrimenti non saremmo italiani, il titolare del contratto con la Società erogante il servizio, avrebbe dovuto sottoscrivere alcuni moduli e ritirare un libretto d’istruzioni.

Molti condomini, con il desiderio di collaborare e come da Voi auspicato, hanno atteso inutilmente, per il tempo prestabilito, l’arrivo degli addetti ai lavori; ma di questi, (fantasmi invisibili), nemmeno l’ombra.

Da parte della Vostra Società, ci si sarebbe aspettato almeno un semplice “Bigliettino” nella casetta delle lettere, contenente le scuse – ma sarebbe stato chiedere troppo – e la comunicazione del giorno e dell’ora, per un nuovo appuntamento, con il necessario preavviso. (evento, puntualmente disatteso).

Leggendo la Vostra lettera, due righe, invitavano a sottoporre alla vostra attenzione, (almeno due giorni prima), l’eventualità di spostare l’appuntamento a data da destinarsi, di comune accordo.
Inutile sfoggio di pazienza da parte del condomino preciso e rispettoso delle regole.
Il numero di telefono usato più volte ed ad intervalli irregolari,”suonava” libero ma nessuno dall’altro capo, ha mai risposto.

Qual’è stato il criterio con il quale avete scelto a chi sostituire ed a chi no, nello stesso condominio, I contatori del gas?

Ancora una volta, i cittadini sono stati usati come dei burattini; non gli è stato concesso nessun diritto e nessuna considerazione.
Il comportamento della Vostra società ha disegnato, in questo caso specifico, il profilo peggiore e coloro che si sono sentiti beffati, ne hanno preso giusta nota.

Complimenti!