Siamo tutti veramente felici di poter portare le nostre canzoni, melodie scelte tra il vasto repertorio degli anni 60/70/80 là , dove il silenzio abbraccia le voci di persone ricche di esperienza e sempre pronte ad emanare dai loro occhi profondi, luce magnetica e coinvolgente.
Presso la Casa di Riposo “Giovanni XXIII°” – un’ oasi di tranquillità anche paesaggistica – in una sala già gremita di ospiti desiderosi di passare un pomeriggio di sano divertimento, il “Piccolo Coro Raggio di Sole” ha fatto il suo ingresso con discrezione e con il grande desiderio di condividere emozioni.
La musica, spargendosi nell’ambiente saturo di curiosità, e d’allegria, ha funzionato come un collante universale capace di saldare ed arricchire emotivamente tutti i presenti.
A concerto terminato, tra gli applausi sinceri di tutti i presenti ed i saluti di commiato, il Coro non senza quel pizzico d’emozione di cui va fiero, e quel nodo in gola simbolo d’umanità, ha ringraziato anche la direzione della Casa di Riposo per l’accoglienza familiare e partecipativa, la gentilezza e la professionalità dimostrate.
Che dire di più? Un altro successo che ha ulteriormente arricchito il bagaglio di tutti noi, di gioia vera e consapevolezza di aver portato con umiltà e modestia, oltre alle nostre canzoni, tutti noi stessi…cuore ed anima compresi.
Piero / Redazione Pentagramma