Catanzaro (Calabria) 07 dicembre 2018

A Catanzaro Escher tra Calabria e Mito

Occasione unica e privilegiata per conoscere l’arte di Maurits Cornelis Escher, uno dei geni del Novecento, ma anche per saggiare l’influenza che l’architettura e i paesaggi calabresi ebbero sulla sua parabola artistica. E’ quanto si propone, a Catanzaro, la mostra “Escher, la Calabria, Il Mito”, curata da Federico Giudiceandrea, tra i massimi esperti dell’artista olandese, e Domenico Piraina, direttore del Palazzo Reale e del settore Promozione culturale della Città di Milano, che aprirà i battenti il 20 novembre nel Complesso monumentale del San Giovanni.
Attraverso un percorso di 86 opere – alcune delle quali mai esposte in Italia come Fuochi d’artificio (1933), Sogno e Senglea (1935) – l’esposizione, promossa dal Comune di Catanzaro con il Gruppo Arthemisia, il contributo della Regione Calabria e in collaborazione con la M.C. Escher Foundation – si ripropone di essere non solo specchio della vita e dei viaggi che Escher fece nel nostro Paese, ma anche di documentare l’influsso che il suo lavoro e le sue creazioni ebbero e continuano ad avere sulle generazioni successive. Nel Sud Italia e anche in alcuni borghi della Calabria che visitò dal 28 aprile del 1930, Escher, durante la sua permanenza in Italia dal 1922 al 1936, maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzeranno, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso unico nel suo genere.