DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
Rappresentante del Barocco italiano: Gian Lorenzo Bernini, architetto, pittore, scultore, disegnatore, scenografo e autore di teatro, seppe trovare un dialogo di rispondenze plastico-figurative fra le diverse competenze per arrivare ad una “globalità” che prende forma in rappresentazioni complesse e avvolgenti. La sua arte è al centro del volume che viene presentato alle Gallerie Nazionali di Arte Antica– Palazzo Barberini (Sala Marmi) il 5 dicembre 2018 a Roma. Il volume BERNINI SCULTORE. IL DIFFICILE DIALOGO CON LA MODERNITÀ, di Luisa Simonato (Electa, 2018) nell’ambito della rassegna LIBRI BARBERINI/CORSINI curata da Silvia Pedone, sarà introdotto da Flaminia Gennari Santori e presentato da Flavio Fergonzi, Joris van Gastel, Silvia Ginzburg. Bernini corruttore delle arti, Bernini pittorico e tirannico, Bernini arcinaturalista o, tutto il suo contrario, Bernini ammanierato. Un’avventura critica inedita nella fortuna letteraria e visiva berniniana tra Otto e Novecento che apre uno scenario in cui i protagonisti non sono solo figure di primo piano della storia dell’arte quali Jacob Burckhardt, Heinrich Wölfflin e Roberto Longhi, ma anche scrittori come Gabriele d’Annunzio e artisti, da Vincenzo Vela a Umberto Boccioni, da Jean-Baptiste Carpeaux a John Singer Sargent. Nel primo volume vengono affrontate le origini settecentesche di alcuni giudizi che si consolidarono nell’Ottocento e spesso agirono in modo innovativo, nel secondo è trattato il tema del “naturalismo” berniniano tra sacro e profano. A Rom è dedicato il terzo volume dallo scorcio del XIX secolo fino all’avvento del Fascismo in cui è indagato il suo rapporto con la città.
Silvana Lazzarino
A ROMA A PALAZZO BARBERINI IL LIBRO “BERNINI SCULTORE. IL DIFFICILE DIALOGO CON LA MODERNITÀ” di Luisa Simonato (Electa, 2018)
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