Martedì 15 Gennaio il Municipio III, unitamente agli uffici tecnici del patrimonio, hanno dato seguito alla sentenza definitiva con la quale si sanciva l’illegalità del sequestro avvenuto ai danni del csa Brancaleone ormai più di due anni fa. Le chiavi sono di nuovo nelle mani dell’associazione legittima assegnataria dell’immobile.
Due anni nei quali gli attivisti e le attiviste dello spazio hanno combattuto una battaglia per rivendicare la legittimità del proprio percorso associativo, sociale e culturale lungo oltre vent’anni.
Due anni di abbandono forzato e di buio, di assenza di iniziative e eventi, senza servizi e spazi per il quartiere. Due anni che hanno ferito il centro sociale deteriorando la struttura e causando danni (fortunatamente non strutturali) alle attrezzature e a parte delle strutture faticosamente costruite. In queste ore, inoltre, ci giunge la notizia dell’arresto del giudice Nardi che firmò l’ordine di sequestro; il nostro garantismo ci impone di rivendicare sempre la presunta innocenza ma le accuse di associazione a delinquere, corruzione e falso in atti giudiziari alimentano un’ombra importante sulla genuinità delle sentenze emesse. Anche alla luce, come nel nostro caso, della loro totale inesattezza.
A Roma riapre il BRANCALEONE
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