Cosenza (Calabria) 28 novembre 2018

Aiutò la madre ad occultare il corpo dell’ex amante dopo omicidio: condannato a 14 anni

La Corte d’Assise d’appello di Catanzaro ha inflitto 14 anni di reclusione ad Alfonsino Ciancio, di 29 anni, di Acquaro, accusato di avere partecipato all’omicidio dell’ex candidato a sindaco di Dinami, Giuseppe Damiano Cricrì, 48 anni, trovato carbonizzato nella sua auto il 21 ottobre 2013. La Corte, nel rideterminare la pena, ha escluso l’aggravante della premeditazione che era stata riconosciuta in primo grado dal gup di Vibo Valentia che aveva condannato Ciancio a 30 anni di reclusione. L’aggravante è stata esclusa, nel corso della requisitoria, anche dal sostituto procuratore generale Luigi Maffia che aveva chiesto per Ciancio una pena a 18 anni di reclusione. Secondo l’accusa, ad uccidere Cricrì, con un colpo al volto, sarebbe stata la sua ex amante, Liberata Gallace, di 52 anni, madre di Ciancio, che avrebbe poi cercato di far sparire il corpo con l’aiuto del figlio e del nuovo compagno, Fiore D’Elia, di 64 anni.