Grazie all’Attore Andrea Sartoretti per questa piacevole intervista che potete leggere integralmente su VoxPopuliItalia e Voce Spettacolo. CM
Benvenuto Andrea
Come procede il tuo vissuto artistico?
Cerco di partecipare a progetti che mi possano interessare come spettatore prima ancora che come interprete.
Potresti dirci chi sei… oggi? Ovvero dagli esordi cos’è cambiato a distanza di tempo?
Ho iniziato con uno spettacolo a teatro nel 1995 scritto da Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre e ne sono seguiti poi altri. Sono cresciuto con loro, andavamo a scuola insieme e probabilmente se non fosse nato questo gruppo di lavoro tra amici non so neanche se avrei fatto questo mestiere.
Volevamo metterci in gioco e raccontare delle storie che avessero qualcosa da dire.
Il teatro ci ha poi dato la possibilità di fare anche cinema e televisione.
Come tanti all’inizio (un inizio durato almeno dieci anni) facevo altri lavori per potermi mantenere il lavoro dell’attore.
Quando sono arrivate le serie Romanzo Criminale e Boris ho capito che forse poteva diventare il mio unico mestiere.
Hai una schiera di fan….le persone secondo te cosa apprezzano maggiormente di Sartoretti attore
Non lo so… sono però grato di questa attenzione, spero sia dovuta alle storie che ho avuto la possibilità di raccontare.
Progetti…Cosa puoi dirci a riguardo ?
posso dire che, per esperienze acquisite, finché non sei sul set nulla è certo, tutto può slittare o persino saltare.
Vuoi raccontare qualche aneddoto per esempio sui primi incontri con registi, produttori, colleghi avvenuti in passato….
Sul set della serie Boris è stato come sentirsi a casa.
Sia dentro che fuori dal set parliamo la stessa lingua, non c’è nulla da spiegare, è tutto chiaro.
Una specie di regalo, un incontro tra professione e amicizia simile a quando ho iniziato questo mestiere.
Come già detto, sono letteralmente cresciuto con Mattia e Giacomo oltre a Pietro Sermonti …
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