Arcinazzo Romano (Lazio) 31 agosto 2020

ARCINAZZO: elezioni 21 settembre

Le Elezioni di settembre 2020, a Arcinazzo, saranno ricordate per la mancata presentazione della lista di maggioranza guidata dal sindaco (ormai ex) Troja che non è riuscita a formare una lista. I motivi “ufficiali” non lasciano trapelare motivazioni, ma dalle opinioni e commenti che serpeggiano nel piccolo Paese dell’ Alta Valle dell’Aniene emerge una situazione improntata al voto di scambio, che da sempre ha contraddistinto le maggioranze del Troja, sulla quale non sembra esserci stato nessun collante che aggregasse la ex “macchina da guerra” (intorno alle cento persone) la quale non ha trovato accordi per candidare il genero dell’attuale sindaco. L’opposizione con alla guida Luca Marocchi, che con coerenza e determinazione ha portato come dote gli atti prodotti che in questi cinque anni lo hanno visto, insieme ad Antonio De Santis, battagliare sui temi di tutela ambientale, come la rimozione del creosoto nel Parco S.Giovanni Bosco degli Altipiani, criticità dell’ Isola Ecologica, che non era a norma, sulla mancata bonifica del Fosso della Piava, indicata dalla lista di opposizione come criticità enorme, persino con denunce alla Procura, Al Noe dei Carabinieri ed altro.
Nonostante ciò la maggioranza uscente non è stata capace nemmeno di reperire fondi per bonificare l’area che avrebbe creato anche occupazione. Per terminare in tema ambientale, la denuncia del taglio degli alberi nel punto di più alta socialità, ed anche davanti Largo Benelli. Luca Marocchi ha reso pubblici gli atti prodotti nella Consigliatura (2015-2020) 86 atti dei quali 76 a sua firma. In sintesi una corposa e mirata azione dell’opposizione improntata alla ricerca della legalità, della trasparenza e della condivisione con i cittadini che hanno affiancato l’azione di opposizione. In tutto questo contesto il quadro che si delinea potrebbe portare “facilmente” all’elezione del futuro sindaco e di tutta la lista che lo sostiene. (Guardare il video).