Boccaccio 25
Per i 650 anni dalla morte di Boccaccio, il Decameron si fa immagine con la nuova mostra di Thomas Lange e Mutsuo Hirano.
Dal 1° marzo al 18 maggio 2025, arte e resistenza, Botticelli e Pasolini, i migranti di Lampedusa e le donne di Teheran tra le mura di Palazzo Pretorio a Certaldo (FI).
Un Decameron senza tempo, un racconto visivo che intreccia passato e presente, memoria e attualità, arte e resistenza: il Palazzo Pretorio di Certaldo (FI), paese di Giovanni Boccaccio, dal 1 marzo al 18 maggio 2025, ospita Boccaccio 25, mostra di Thomas Lange e Mutsuo Hirano, a cura di Davide Sarchioni – promossa dal Comune di Certaldo e con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Regione Toscana – che inaugura la rassegna CertaldoArte25, in occasione del 650° anniversario della morte di Boccaccio.
Come nel Decameron i dieci protagonisti si rifugiano in campagna per sfuggire alla peste e attraverso il gioco del novellare tentano di ricostruire un mondo frammentato, così la mostra esplora il ruolo dell’arte come rifugio e strumento per rifondare la società, trasformandosi in un luogo di resistenza artistica e poetica e in un doppio omaggio a Boccaccio e a Pier Paolo Pasolini per la sua rivisitazione cinematografica del 1971.
Boccaccio 25, per i 650 anni dalla morte di Boccaccio

Pubblicato in Arte e Cultura