Cariati: Antonio Russo, Presidente Provinciale dell’Accademia per Acconciatori A.N.A.M. scrive alla Presidente della Regione Calabria Jole Santelli

Sono Antonio Russo e, in qualità di Presidente Provinciale dell’Accademia per Acconciatori A.N.A.M. Centro di Cariati, nonché Docente, e Imprenditore di Salone, pur accettando come mio dovere e come lo è per tutti gli altri cittadini tutte le misure restrittive stabilite dalle istituzioni per il contenimento del contagio dal Coronavirus, mi sento al contempo colpevole di rimanere inerte vedendo la mia categoria costretta e condannata al degrado e a una crisi profonda per questo settore da tempo già in sofferenza. La nostra categoria appartiene al settore dell’Artigianato “Salute e Benessere”. Ci siamo conquistati un identikit di parrucchieri professionali di alto livello con grandi sacrifici, ricerca e innovazioni e aggiornamenti continui nei metodi di lavoro e nelle nostre aziende con grandi investimenti economici. Ci siamo imposti una formazione costante sia per noi che per i nostri collaboratori dipendenti, per elevare al massimo la qualità del servizio offerto alla nostra clientela. Come riscontro di questa qualità vi sono titoli conquistati negli anni ai campionati mondiali di acconciatura. Senza presunzione ritengo che la nostra categoria sia fin d’ora in grado di erogare un servizio che garantisca il rispetto delle norme sanitarie azzerando i rischi di contagio reciproci tra clientela e operatori. Siamo pronti all’applicazione di tutte le misure di carattere igienico-sanitario che vadano ad integrare le già stringenti disposizioni in materia che già rispettiamo in ossequio delle leggi di settore e dei regolamenti regionali/comunali. Ritengo che la riapertura delle attività dal 4 Maggio 2020, dopo oltre 50 giorni di chiusura, ci permetterebbe di tornare autonomi economicamente, senza dover dipendere da contributi fra l’altro difficili da ottenere. Inoltre, riaprendo, andremo a contrastare il lavoro abusivo a domicilio che è cresciuto a dismisura, queste prestazioni sono illegali e pericolose per il contagio. Sarei orgoglioso di potermi confrontare con Lei Presidente Jole