Latina (Lazio) 08 novembre 2018

CARLA VISTARINI ” SE RICORDI IL MIO NOME” A LATINA GROSSO SUCCESSO

DI VITTORIO BERTOLACCINI
L’analisi filologica di Vittorio Bertolaccini sul libro di Carla Vistarini “Se ricordi il mio nome” presentato a Latina
Il libro di Carla Vistarini “Se ricordi il mio nome”si classifica nel genere romanzo-paroliere. La scrittrice utilizza parole e registri comunicativi differenti rivolti ad ogni genere di lettore. Nel romanzo prevalgono le capacità di paroliere dell’autrice riscontrabili nell’analisi delle frasi. Il titolo del libro è caratterizzato dal verbo ricordare, un verbo che invita alla riflessione piuttosto rara nell’attuale vita frenetica moderna che non dà il tempo necessario per memorizzare. Si evidenziano nello svolgimento del romanzo frasi brevi e movimentate. Un esempio è dato dalla prima frase con cui l’autrice apre il romanzo: Correva e correva. Una ripetizione del verbo correre coniugato all’imperfetto indicativo piu’ la congiunzione e. Correre è un verbo senza dubbio di movimento che induce il lettore alla curiosità, correva che, perché, verso cosa o chi? Le frasi brevi sono intercalate alle frasi piu’ complesse dalla punteggiatura impeccabile. Molte sono le ripetizioni e provano come solitamente sono usate nel linguaggio scritto dei parolieri. Nei primi capitoli si notano molti termini economici propri della crisi mondiale economica e anglicismi ossia termini inglesi presi in prestito per arricchire la lingua italiana. Le peculiarità della scrittura dell’autrice: terminologia ben appropriata per il tempo attuale, termini tecnici utilizzati per descrivere come il protagonista vive sulla propria pelle i risvolti della crisi economica mondiale e uso di frasi brevi come tentativo di imitare quei linguaggi comunicativi di livello elevato e di varietà linguistica elaborata come ad esempio i linguaggi chat o watsapp dove un però è abbreviato in xò e che tendono a ridurre al minimo la morfologia delle parole.