Doppia preferenza di genere, insieme alle altre regioni ancora in ritardo, come la PUGLIA, il PIEMONTE e la VAL, D’AOSTA, la CALABRIA (con una sola donna consigliere regionale!) sani presto la ferita aperta della mancata approvazione di una norma che è di civiltà. Amareggia e non poco il fatto che l’ordine del giorno del Consiglio Regionale convocato per oggi (mercoledì 30 gennaio), nel settantaquattresimo anniversario della conquista del diritto di voto da parte delle donne, non sia stato integrato, così come largamente auspicato, con la discussione sulla proposta di legge avanzata già da diversi comuni calabresi e che molti altri sono in procinto di adottare. È quanto dichiara Filomena GRECO, referente per la CALABRIA della Fondazione Marisa BELLISARIO rivolgendosi anzitutto al Presidente del Consiglio Regionale Nicola IRTO affinché – scandisce – non faccia passare invano la prossima convocazione del Consiglio Regionale (probabilmente il 7.2) per inserire il punto all’ordine del giorno e consentire ai consiglieri regionali di farsi interpreti, senza ulteriori ritardi, di quello che è un dovere etico, politico e sociale. CALABRIA, PUGLIA, PIEMONTE e VAL D’AOSTA – prosegue Filomena GRECO – continuano a rappresentare purtroppo il fanalino di coda rispetto a tutte le altre regioni italiane che hanno già fatto propria l’adozione della legge elettorale sulla preferenza di genere.Le leggi dello Stato – continua – vanno applicate. E se la classe politica regionale dovesse continuare nell’indifferenza, nell’inerzia tentando di dilazionare la risposta di giustizia ad un’esigenza che è prima che di diritto un’esigenza sociale e culturale, essa non farebbe altro che alimentare ancor di più – conclude la GRECO – la pericolosissima frattura tra se stessa e la società civile di questa terra.
Catanzaro: Filomena Greco, referente per la Calabria della Fondazione Marisa Bellisario chiede la doppia preferenza di genere
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