Cingoli (Marche) 25 giugno 2018

CINGOLI (MACERATA, MARCHE, ITALY)

Cingoli, comune di 10253 abitanti in provincia di Macerata, Marche, Italia. Il termine Cingulum significa in latino “qualcosa che cinge”: in effetti sin dai primi secoli la città si presentava come una centro urbano costruito su un monte per cingerlo. Cingoli quindi equivarrebbe a “città edificata sul ripiano di un monte”. Le testimonianze più antiche di frequentazione risalgono al IV-III millennio a.C., mentre il primo nucleo insediativo nell’area dell’attuale Borgo S.Lorenzo, può farsi risalire sicuramente al III sec. a.C. Secondo una leggenda il picchio piceno giunto nelle Marche si posò proprio sull’altura di Cingoli. Nel periodo romano la città fu ampliata ed abbellita da Tito Labieno, luogotenente di Giulio Cesare. A partire dalla metà del VI secolo si ha notizia di una diocesi cingolana con a capo il vescovo S.Esuperanzio. Attraverso un documento intitolato “Descriptio Marchiae Anconitanae” è possibile ricostruire il contesto geopolitico di Cingoli: verso la prima metà del trecento contava 1200 focolari (fumantes), ovvero circa 5000 abitanti comprendendo il centro urbano e il contado, dove sorgevano tre castelli (Castreccioni, Colognola e S.Angelo) e sette ville (Coldelci, Colderaso, Strada, Torre, Colle, Troviggiano e Lavenano). A partire dal 1370 la Chiesa concesse al comune di Cingoli la facoltà di giudicare le cause criminali e civili fatta eccezione per il reato di eresia, di lesa maestà e di omicidio. Questo rapporto di fedeltà però si interruppe nel 1375, quando le città dello Stato della Chiesa si ribellano contro il pontefice Gregorio XI. Fu proprio in occasione di questo scontro, che prese il nome di “Guerra degli Otto Santi”, che l’autorità della famiglia Cima poté riemergere
Galleria di immagini con fotografie scattate lunedì 25 giugno 2018.