Paola (Calabria) 08 febbraio 2019

Cittadini si mobilitano per salvare la Badia di Paola dalla vendita

E’ stata lanciata anche una petizione al grido di “Salviamo Badia“. Le origini del complesso monastico di Santa Maria di Valle Josaphat, comunemente detto Badia, risalgono al 1110, allorché lo stesso fu donato da Sica, vedova del signore normanno Roberto De Bibum, all’ordine cavalleresco di S. Maria di Valle Josaphat: un ordine monastico-cavalleresco sorto in Palestina durante la I Crociata. Donazione confermata da Federico II di Svevia nel 1221.

Le origini di Badia, quasi certamente risalgono all’XI secolo, con successivi rimaneggiamenti che l’hanno portata alla configurazione attuale: il complesso della Badia è composto da una chiesa con all’interno una colonna normanna, da una possente torre quadrangolare e da alcune strutture accessorie che fungevano da alloggiamento per i monaci ed i viaggiatori di passaggio. Tra questi, la storia annovera Riccardo Cuor di Leone, che pernottò alla Badia il 18 settembre 1190, in viaggio verso Messina ove si sarebbe imbarcato per partecipare alla III Crociata. Fu per un lungo periodo sede principale in Italia, o casa-madre, dell’Ordine cavalleresco di S. Maria di Valle Josaphat oltre che tappa significativa per i pellegrini che si recavano in Terra Santa, centro d’ospitalità per gli antichi cavalieri degli ordini cavallereschi gerosolimitani e luogo per lo scambio di merci con l’oriente.