Ferrara (Emilia-Romagna) 12 novembre 2018

CONCERTIMUSICALI : PASSEGGERI DEL TEMPO…I NOMADI TRA IL PRESENTE E I RICORDI

Come sempre, sempre Nomadi. Era una frase che Augusto Daolio amava ripetere alla fine dei suoi concerti. Come sempre i Nomadi vicini alla gente. Quello che balza agli occhi subito durante tutte le loro esibizioni è, infatti, il feeling che si instaura tra loro e il pubblico. Un pubblico eterogeneo di bambini, giovani, adulti ed anziani. I Nomadi nel loro cinquantacinquesimo anno di attività, non hanno età. Le loro canzoni hanno percorso il mezzo secolo ma potrebbero essere state scritte ieri. I testi sono attuali, accattivanti, affrontano spesso temi sociali che erano di attualità allora come adesso. Raccontano le paure dell’uomo, le sue passioni, le sue debolezze, i suoi sentimenti. Parlano di pace, di guerra, di valori profondi come l’amicizia e l’amore, sentimenti universali in tutto il mondo e nel loro Paese, il paese delle favole, il paese dove anche i protagonisti buoni hanno perso l’innocenza, come canteranno dopo aver letto una richiesta di una bambina. Loro tradizione è, infatti, quella di leggere sul palco i messaggi dei fan, venuti a sostenerli. Al Palasport di Ferrara non fanno eccezione. Uniti sempre, semplici sempre. Non si risparmiano mai, sempre in movimento, il loro è un tour quasi permanente, non si fermano praticamente mai, raggiungono le grandi città come i piccoli paesi. Sono in media 130 i concerti nei quali, ogni anno, si esibiscono, ma negli anni ottanta hanno toccato pure i 220. 55 anni sulla cresta dell’onda, uno dei gruppi più longevi nel panorama musicale. Pur avendo dovuto cambiare, dalla loro nascita ad oggi, ventitrè componenti, i Nomadi hanno saputo conservare lo spirito iniziale e la loro coerenza. Ogni cantante che si è succeduto avrebbe potuto essere schiacciato dall’eredità pesante di Augusto. Grande uomo, oltre che grande professionista, dotato di un carisma che lo rendeva unico e irripetibile. Invece tutti quelli