DI FEDERICA LAZZARINI
Elio Mariucci, pittore, scultore, poeta, scenografo di teatro e di quartiere, al fronte di una cinquantenaria carriera artistica esperita a pieno titolo nell’ambito di un astrattismo puro e luminescente, fa ingresso nello storico Palazzo Ducale di Gubbio con la mostra Materia Immaginale , un titolo che il curatore Lorenzo Fiorucci assegna volgendo lo sguardo alla materia che il Maestro umbro pervade di istanze avanguardiste e favolistiche, nella memoria viva del dialogo intessuto con i “compagni di strada” in seno al gruppo 13 x 3nato nel 1979, che ha vantato la spinta creativa di personalità come Gabrio Rossi, Gino Meoni, Corrado
Ottaviani, Pietro Pellegrini e quella del mentore Pietro Dorazio, animata dal recupero della lezione del futurismo romano di Giacomo Balla. Una retrospettiva, quella visibile al Palazzo Ducale di Gubbio e ospitata con partecipazione dalla Direttrice Paola Mercurelli Salari, che si innesta nella sedicesima edizione della Giornata del Contemporaneo e che porta in sala una geometria emozionale di forme, che si sospendono e si colorano abitando lo spazio dell’anima, restituendo inoltre al visitatore l’intima passione dell’artista per l’oggetto utilizzato e vissuto, che egli “rimobilita” caricandolo dell’energia di un’arte applicata che lo rende primo attore delle sue scene e delle sue ludiche interpretazioni.
ELIO MARIUCCI “MATERIA IMMAGINALE” A CURA DI LORENZO FIORUCCI PALAZZO DUCALE DI GUBBIO
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Pubblicato in Arte e Cultura