Reggio Di Calabria (Calabria) 26 settembre 2015

1945-2015: i 70 anni di Hiroshima e Nagasaki

Quello che accadde settant’anni fa (6-9 agosto 1945) nell’arcipelago giapponese è sicuramente senza ombra di dubbio il manifesto più devastante che l’atrocità della guerra abbia potuto arrecare al genere umano ed i cui segni sono presenti sia a livello fisico che psicologico nei sopravvissuti di tali disastri. Da tali premesse e dalla consapevolezza degli avvenimenti storici, il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza un’apposita giornata di studi dal titolo “1945-2015: i 70 anni di Hiroshima e Nagasaki”. I contenuti della manifestazione poggeranno le basi sul ricordo della seconda guerra mondiale, e con particolare riguardo a temi poco conosciuti in Europa, atteso che il teatro di guerra era quello dell’estremo Oriente. Identificazione degli effetti del “mostro” nucleare sugli esseri viventi. E la memoria di ciò che è stato, esattamente settanta anni fa, a Hiroshima e a Nagasaki può e deve essere una chiave universale di pace e di sicurezza. La conversazione culturale si terrà venerdì 2 ottobre a partire dalle ore 17,30 presso la saletta conferenza della Chiesa di San Giorgio (entrata via Giudecca, inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. Le intenzioni del sodalizio culturale reggino sono quelle, attraverso la consapevolezza degli avvenimenti storici, anche dei più dolorosi, fornire conoscenza di quanto capitato con l’obiettivo di lanciare un messaggio indirizzato a pacificare le “vecchie ferite”. All’incontro, coordinato da Antonino Megali (Circolo Culturale “L’Agorà”) presenzieranno in qualità di relatori l’onorevole Fortunato Aloi su “Conclusioni catastrofiche della guerra e riflessioni storico-morali; Gianni Aiello (presidente del sodalizio organizzatore) su “La tragedia giapponese attraverso i mass media del tempo”;Antonino Ficara “L’uomo è un animale non ancora stabilizzato (Nietzsche) – stragi di civili durante i conflitti”;Antonino De Pace (Circolo del Cinema “Zavattini”) sul tema “La guerra e la catastrofe nucleare sul cinema giapponese”ed il prof. Alberto Cafarelli su “La guerra del Pacifico e la conclusione con il nucleare”.