Prosegue il processo che vede alla sbarra 62 manifestanti delle centinaia che bloccarono l’autostrada A24 per difendere l’ospedale Angelucci dai tagli dissennati operati dalla Regione Lazio.
Quella che si svolgerà lunedì prossimo alle 15:30 è la sesta udienza di questa vicenda che si trascina ormai da quattro anni.
L’ultima udienza si è svolta l’11 maggio dello scorso anno,
e durante il dibattimento in aula si era continuato a porre l’accento sulle modalità di identificazione dei manifestanti poi rinviati a giudizio, aspetto già sollevato nella quarta udienza quando venne ascoltato un funzionario di Polizia che all’epoca del fatto intervenne sul posto; le domande della folta schiera di avvocati si erano concentrate sulle operazioni di identificazione e riconoscimento dei manifestanti che quel giorno affollavano la carreggiata autostradale. In aula era emerso che la Polizia si è avvalsa della collaborazione dei Carabinieri di Subiaco ai quali sono stati sottoposti foto estrapolate da un video girato dagli agenti. Alcuni avvocati avevano posto l’accento sul fatto che alcune persone che ricoprono ruoli nella vita pubblica del territorio sono presenti chiaramente nelle foto segnaletiche ma stranamente non sono state indagate, ed è emerso che i militari dell’Arma avevano identificato molti più nominativi, ma si è preferito fermarsi ai 62.
Si è quindi adesso alla ricerca del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Subiaco dell’epoca così che possa essere ascoltato dal giudice. Prosegue quindi questo processo che ormai si trascina da quattro anni, e si annunciano perizie ed altri testimoni da ascoltare nell’udienza di lunedì prossimo.
6a udienza processo manifestanti bloccarono A24 per ospedale
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