Alle ore 18.00 dell’otto-ottobre 2014 (data volutamente studiata per creare il gioco di parole) ha preso il via la presentazione alla città di Lucca dell’avvio del procedimento e del programma della partecipazione “verso il Piano Strutturale”.
Nella sede recentemente restaurata dell’imponente edificio storico della “Casa del Boia”, adiacente al parco giochi di Via dei Bacchettoni nel centro storico, l’assessore all’Urbanistica Serena Mammini ha introdotto l’argomento piena di entusiasmo, forte delle esperienze dei mesi scorsi che hanno preparato questo momento.
Prima di entrare nel merito della questione ha ricordato la recente scomparsa dell’architetto Giorgio Marchetti, che “oggi sarebbe stato senz’altro insieme a noi, seduto tra le prime file, col consueto interesse e acume”. Subito dopo ha ricordato che i seminari tematici tenuti in estate sono serviti per tornare a parlare di urbanistica, visto che per molto tempo è stata dimenticata, e per riallacciare il rapporto di fiducia con i cittadini, affinché possano sentirsi motivati a dare il loro contributo.
Le tracce dei lavori svolti sono state riassunte su dei pannelli illustrativi oltre che essere contenute nei siti internet istituzionali. In particolare viene ricordato che oltre al sito internet del Comune di Lucca (http://www.comune.lucca.it/home) ed anche (http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13143), sia stato creato sin dal dicembre dello scorso anno il profilo facebook all’indirizzo www.facebook.com/lacasadellacitta dove è possibile trovare tutto il materiale relativo al percorso fatto, e dove sarà raccolto quello che sarà prodotto a partire da oggi. “Purtroppo il quadro normativo non è molto preciso e delineato” – ha sottolineato la Mammini – “ma tiene conto della proposta di legge in discussione nell’ambito della Giunta Regionale Toscana e pure delle altre leggi vigenti”. Ha quindi presentato un fascicolo di sedici pagine, definito “Quaderno 1”, creato come sussidio e strumento di lavoro per rendere accessibile a tutti questa materia, intitolato “Un’opportunità per Lucca e il suo territorio”.
“Concretezza e semplicità saranno le nostre parole d’ordine, anche se ci muoviamo in un quadro normativo complesso. Il compito è alto e noi vogliamo portarlo fino in fondo. Io ci metto la faccia, ci credo. Non dobbiamo neppure dimenticare l’aspirazione al volo, al sogno, in questo nostro fare”, ha così concluso.
Ha quindi preso la parola l’assessore alla Partecipazione Antonio Sichi, definendo il Piano Strutturale “uno dei passaggi strategici per la popolazione, in quanto chiamata alla partecipazione e controllo della cosa pubblica”, ricordando gli altri processi partecipativi in corso. Secondo Sichi “si deve aprire una nuova stagione dove la politica ascolti i cittadini”.
E’ quindi intervenuto il Garante della Comunicazione della Regione Toscana, Massimo Morisi, ricordando come è nata la sua collaborazione con questa amministrazione, attenta e disponibile a recepire il bisogno di democrazia che la città esprime. Ha poi dichiarato di ritenersi soddisfatto per come l’iter è stato impostato, raccomandando comunque di organizzare la partecipazione con metodo, senza mescolare i piani e le competenze, in modo che la concertazione assicuri ad ogni voce di essere presa in considerazione, senza che certe lobby riescano a “guidare” il processo, o peggio ad oscurare le esigenze dei cittadini. Ha precisato però che la cittadinanza deve partecipare per avere capacità di influenza ma non deve avere il potere di decidere o di sostituirsi alle istituzioni che devono invece assumersi le responsabilità che competono loro, ferma restando la possibilità di poter manifestare il dissenso. Ai cittadini suggerisce di informarsi e di partecipare in modo attivo; al loro impegno dovrà seguire il lavoro puntuale dell’Amministrazione Comunale, che dovrà argomentare perché certe scelte saranno o non saranno fatte.
Successivamente hanno preso la parola i due professionisti coordinatori scientifici del Piano Strutturale.
L’architetto e urbanista Gilberto Bedini ha rilevato, tra l’altro, che il Piano paesaggistico e la proposta di legge di governo del territorio cambiano radicalmente il modo di trattare l’urbanistica, perché d’ora in poi non sarà più possibile non considerare il paesaggio come elemento irrinunciabile di lettura del territorio.
L’architetto Fabrizio Cinquini ha illustrato il suo compito, che consiste tra l’altro di rendere uno strumento così complesso semplice alla stesura e lettura, precisando che si parla di “nuovo piano” e non di “variante”. Ha quindi mostrato con una serie di slides i fondamenti e gli obiettivi preliminari del nuovo Piano Strutturale.
Poi ha preso la parola l’architetto Maria Rosaria Tartarico, che ricopre il ruolo di “Facilitatore delle attività partecipative”, manifestando chiaramente quelli che sono i due timori-ostacolo alla partecipazione, tra loro agli antipodi: quello che sia già tutto deciso, e quello che si parli parli parli… senza di fatto decidere nulla. Per questo motivo è stata fissata la giornata di sabato 8 novembre 2014 nella struttura del “Real Collegio”, dietro la Basilica di S. Frediano, dove tutti potranno dare liberamente il loro contributo attraverso dei gruppi di lavoro, rispondendo ad una domanda, riflettendo sul futuro: “cosa serve a Lucca e al suo territorio per migliorare la qualità della vita?”
Prosegue la Tartarico: “Tra novembre e dicembre, alla presenza degli urbanisti, approfondiremo gli argomenti sul territorio, perché niente rimanga vago. Avranno luogo sette laboratori progettuali, lavoreremo con le carte, attraverseremo e conosceremo Lucca con accuratezza per prevederne le trasformazioni che auspichiamo.”
Ha concluso la serie degli interventi il Sindaco Alessandro Tambellini, che ha fatto questa precisazione: “la spontaneità del mercato e l’interesse particolare non saranno costituitivi del nuovo Piano Strutturale. Vogliamo ricostruire un tessuto pieno di smagliature mettendo al centro l’interesse pubblico. Lo faremo attraverso il recupero, lo sviluppo tecnologico, un turismo di livello, la tutela del patrimonio rurale. Nessuna azienda dovrà chiudere, perché è ricchezza di idee e competenze che devono rimanere sul territorio.”
Prosegue il Sindaco Tambellini: “Abbiamo bisogno di un’architettura più bella e di meno consumo del territorio. Questa idea si deve accompagnare al coraggio della demolizione, laddove necessaria. Una volta adottato il Piano Strutturale, nella fase delle osservazioni, vogliamo procedere con la definizione del Regolamento Urbanistico. Spesso si parla di cementificazione, ma le persone poi quando hanno “il campo buono murativo” se ne dimenticano. Non è questa la direzione che la fase partecipativa deve prendere e faccio un appello a tutti di responsabilità.”
Nella documentazione fotografica, l’assessore Serena Mammini, l’assessore Antonio Sichi, il Garante della Comunicazione della Regione Toscana Massimo Morisi, gli architetti Gilberto Bedini e Fabrizio Cinquini, l’incaricata per la facilitazione Maria Rosaria Tartarico e il Sindaco Alessandro Tambellini.
8.10.14 – Lucca verso il Piano Strutturale – foto 1
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