Pisa (Toscana) 24 aprile 2015

A LEZIONE DI RESISTENZA

A LEZIONE DI RESISTENZA
L’Istituto XXV Aprile di Pontedera è sceso in piazza ad un giorno esatto dal 70° Anniversario della Liberazione per ricordare questa importante ricorrenza.
Una bellissima iniziativa fortemente voluta dalla Preside, Luciana Rocchi, dal Sindaco del Comune di Calcinaia nonché insegnante del Liceo Scientifico XXV Aprile, Lucia Ciampi, dal Sindaco del Comune di Pontedera, Simone Millozzi e dall’Assesore Liviana Canovai.
Sono stati loro ad accogliere Venerdì 24 Aprile alle ore 9.00 in Piazza Garibaldi tutti gli studenti dell’Istituto che per l’occasione hanno preparato una corona di materiali riciclati che hanno deposto al monumento in onore dei caduti che troneggia nella grande piazza pontederese.
Dopo gli interventi istituzionali e l’accorato appello di una studentessa del Liceo a non dimenticare l’importanza della giornata del 25 Aprile, i giovani studenti si sono suddivisi in vari punti della città dove hanno potuto assistere ad una “lezione storica” di docenti ed esperti sulle cause che hanno portato alle lotte partigiane e in seguito alla Liberazione del nostro paese.
In particolare il Sindaco del Comune di Calcinaia, Lucia Ciampi, nello spazio del Centro Cirri di Pontedera ha parlato a due classi del Liceo Classico del periodo del nazifascismo e in particolare di “due date molto importanti, ovvero quella del 25 Luglio 1943 quando il Gran Consiglio del Fascismo decide la sospensione del potere di Mussolini e quella dell’8 Settembre 1943 quando Badoglio proclama l’armistizio con gli Alleati. Sono questi due momenti fondamentali per la storia del nostro paese. Dopo il proclama i tedeschi che fino alla data dell’armistizio erano nostri alleati diventano nemici e le nostre truppe rimangono disorientate di fronte ai nuovi ordini. Nascono in questo periodo le brigate partigiane, ovvero uomini liberi che si organizzano, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, con lo scopo di restituire libertà alla nostra nazione. Il nostro paese è nel frattempo diventato un campo di battaglia e successivamente con il Generale Kesselring al comando di tutte le forze tedesche in Italia, arriva l’ordine di considerare tutti i civili come partigiani. La sola Toscana pagherà con tante sofferenze e oltre 4.000 morti questa decisione. Le lotte partigiane comunque proseguiranno e contribuiranno alla liberazione di città come Firenze, Genova e Milano, fino a portare con il fondamentale aiuto degli Alleati, alla Liberazione dell’Italia il 25 Aprile 1945”.