Tanti i parenti dell’Associazione delle Vittime presenti
ALLA STAZIONE DI NAPOLI RICORDATA LA STRAGE DEL RAPIDO 904 IN CUI PERSERO LA VITA ANCHE FEDERICA TAGLIALATELA E IL PAPA’ GIOACCHINO
Tanti i cittadini presenti. Sul palco allestito per l’occasione sono tra gli altri intervenuti Rosaria Manzo, Presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e Don Ligi Ciotti dell’Associazione “Libera”. Tutti concordi nel riconoscere che spesso queste manifestazioni rischiano di cadere nella retorica e che bisogna lottare affinché dopo trent’anni si conosca la verità su di una strage di Stato costata la vita a diciassette persone. La notizia del giorno è che dopo le feroci polemiche dei giorni scorsi, per la prima volta dopo dieci anni alla stazione di Napoli ha fatto nuovamente la sua comparsa il Gonfalone di Ischia assente per anni nonostante l’isola Verde annoverasse ben due vittime sul rapido 904.
di Gennaro Savio
Presso la stazione centrale di Napoli è iniziata sulle note della banda musicale della Fanfara dei Vigili del Fuoco la commemorazione in onore delle vittime della strage del rapido 904, il treno che la mattina del 23 dicembre di trent’anni fa partito da Napoli alla volta di Milano, saltò in aria a causa della deflagrazione di una bomba che mani fasciste collocarono nella carrozza numero 9. Tra le diciassette vittime ci fu anche Federica Taglialatela, bambina ischitana di appena dodici anni ricordata nei giorni scorsi con un recital presso la scuola media di Ischia “Giovanni Scotti” e il papà Gioacchino che morì tempo dopo a causa della gravi ferite riportate. Tanti i cittadini che si sono stretti ai numerosissimi parenti delle vittime presenti alla stazione di Napoli. Sul palco allestito per l’occasione, i rappresentanti istituzionali e non sono intervenuti nel corso di una breve cerimonia coordinata dal giornalista Gianni Vuoso, insegnante in pensione presso la scuola media frequentata proprio da Federica Taglialatela. In quasi tutti gli interventi si è sottolineato che spesso queste manifestazioni rischiano di cadere nella retorica e che bisogna lottare affinché dopo trent’anni si conosca la verità su di una strage di Stato costata la vita a diciassette persone. Dopo che l’attrice Rosaria De Cicco ha letto un brano tratto dal libro “Rapido 904, la strage dimenticata” di Giuliana Covella, è intervenuta la signora Rosaria Manzo Presidente dell’Associazione “Feriti e Familiari delle Vittime della Strage sul Treno Rapido 904 del 23 dicembre 1984” che ha parlato di morti di Stato per cui si attende ancora giustizia. E mentre il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha detto che uno Stato che ha paura della verità non è uno Stato democratico, nel suo applauditissimo intervento, Don Luigi Ciotti ha definito quella italiana una democrazia malata. La manifestazione si è conclusa presso il binario 11 con la toccante deposizione di una corona di fiori da parte del Sindaco De Magistris proprio dove è presente una targa su cui sono incisi i nomi delle diciassette vittime della cosiddetta strage di natale. Al termine della commemorazione abbiamo consegnato a RosariaManzo, a Luigi De Magistris e alla Preside Lucia Monti la copia del DVD del recital che i ragazzi della scuola media di Ischia hanno tenuto nei giorni scorsi presso l’Istituto scolastico di via Michele Mazzella in occasione del trentesimo anniversario della strage del rapido 904 a dimostrazione che l’Isola d’Ischia, e soprattutto la scuola che frequentava Federica, non dimenticheranno mai quel Natale di sangue e di terrore per cui dopo trent’anni, nonostante i processi, ancora non si conoscono i mandanti politici che presso la stazione Santa Maria Novella di Firenze mossero mani fasciste e assassine. Quei mandanti che già in quel tragico dicembre 1984 Domenico Savio, attuale Segretario generale del PCIML, quasi a presagire che quella sarebbe stata l’ennesima strage impunita del nostro Paese, chiedeva venissero scovati, processati e condannati con un articolo dal titolo “E’ stata una strage politica”. Da sottolineare che la notizia del giorno è stata rappresentata dal fatto che solo dopo le feroci polemiche dei giorni scorsi, per la prima volta dopo oltre dieci anni alla stazione di Napoli ha fatto nuovamente la sua comparsa il Gonfalone e i rappresentanti istituzionali del Comune di Ischia assenti per anni nonostante l’isola Verde annoverasse ben due vittime sul rapido 904.
A NAPOLI COMMEMORATO 30° ANNIVERSARIO STRAGE RAPIDO 904
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