Reggio Di Calabria (Calabria) 14 gennaio 2016

A Reggio Calabria un incontro sul mondo della canoa

Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza un’apposita giornata di studi dal titolo “Una canoa in città”. I contenuti della manifestazione riguarderanno gli aspetti spettacolari di questo sport da sempre a contatto con la natura e che ha radici antichissime. Il termine canoa deriva dal caraibico canaoa, che significa “tronco d’albero scavato”, manufatto sviluppato dall’uomo e adattato alle proprie esigenze nello spostarsi sulle acque di fiumi, laghi o torrenti per la caccia o per i primi scambi commerciali. L’uso di tale strumento di navigazione, così come il kayak, la piroga ed altre imbarcazioni simili, è presente in diverse aree geografiche ed utilizzato da diversi popoli, come ad esempio gli esquimesi, le varie tribù degli indiani delle Americhe, così come quelle degli altri continenti. Nell’antico Egitto le popolazioni per spostarsi lungo il corso del Nilo usavano un tipo di piccole imbarcazioni assemblate con fusti di papiro in Sardegna vi erano delle canoe costituite da fasciami di erbe provenienti dalle zone paludose circostanti. Nel corso della sua permanenza nelle acque di San Salvador, Cristoforo Colombo nel suo diario di bordo riporta l’uso e le caratteristiche di altre piccole canoe in uso presso quelle popolazioni indigene. Le prime notizie relative al kayak usato dagli eschimesi giungono in Europa grazie alle testimonianze scritte di commercianti Russi di pellami, alla fine del 1700. A far data dal 1800 si è assistito nel mondo dello sport all’utilizzo ed all’evoluzione di tali imbarcazioni sia sul corso dei fiumi, del mare che dei laghi e la crescita di tale attività è dovuta anche al periodo delle esplorazioni ed anche a quello delle prime traversate storiche ed il primo meeting canoistico si ebbe nella città tedesca di Amburgo nel 1924, il primo campionato europeo si svolse a Praga nel 1933 e nel 1936 l’inserimento nel programma delle Olimpiadi di Berlino. In Italia, nonostante la presenza sin dal 1883 (Canottieri Caprera Torino) il movimento canoistico ha vissuto una serie di vicissitudini ed un primo assestamento lo si ebbe nel 1958, quando la Federazione italiana conferì la carica di allenatore all’ungherese Kalman Blahó, (Honvéd di Budapest), che diresse il settore fino al 1965, apportando in questo arco di tempo una serie di innovazioni a tale sport, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico che agonistico che sfociarono nella conquista della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Roma del 1960 e l’anno successivo venne disputato il primo campionato maschile per K4. Nel 1973 venne fondata la Commissione italiana canoa (ripartita in 14 Comitati regionali) e nel 1982 assunse la denominazione di Federazione italiana canoa kayak, conosciuta anche con l’acronimo FICK. C’è da evidenziare che la diffusione di tale sport è dovuta principalmente al ruolo dei club che con l’impegno dei propri iscritti hanno fatto si che tale attività canoistica sia riuscita a ritagliarsi una fetta di seguito. Tali risultati sono il frutto di molti sacrifici economici da parte delle squadre, in special modo quelle meridionali, che nonostante difficoltà sia finanziarie che logistiche riescono a conseguire incoraggianti risultati. Tra tali prestazioni si ricordano quelle prettamente promozionali del territorio che rientrano a pieno titolo nella sfera del turismo nautico, come ad esempio il raduno che ogni anno coinvolge un nutrito seguito che si concentra a Mormanno Calabro (CS) e crea un indotto di un certo interesse per quel territorio. Ma anche altre idee progettuali indirizzare un percorso sportivo indirizzato a valorizzare il territorio e quindi a creare flussi turistici. Come ad esempio il “Giro della Calabria”, o i progetti come un “Patto per il sorriso” o “Un parco per la Canoa, una Canoa per il Parco” promosso dalle ASD CKC Reggio Calabria e Mormanno in collaborazione con l’Ente Parco del Pollino e il Comune di Mormanno. E proprio i colori sociali nero-verdi del CKC Reggio Calabria saranno oggetto di una conversazione culturale che si terrà giovedì 28 gennaio, a partire dalle ore 16,30 presso la saletta conferenza della Chiesa di San Giorgio (entrata via Giudecca, inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. All’incontro, coordinato da Gianni Aiello (Circolo Culturale “L’Agorà”) presenzierà in qualità di relatore Cosimo Mascianà (tecnico federale della Federazione italiana canoa kayak e presidente Canoa Kayak Club Città di Reggio Calabria). Dopo la conferenza verranno presentati gli atleti del CKC ed il programma agonistico 2016 che vedrà gli atleti reggini presenti in diverse competizioni su tutto il territorio nazionale.