Roma (Lazio) 12 ottobre 2017

A.T. ANGHELOPOULOS OPEN STUDIO PER ROME ART WEEK 2017

DI SILVANA LAZZARINO e A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI detto COBRA DUE

A.T. ANGHELOPOULOS
OPEN STUDIO PER ROME ART WEEK 2017

(AL ROMA ART WEEK IN MOSTRA L’OPERA DI ANGHELOPOULOS CHE RACCONTA L’INVISIBILE.)

Nel far vibrare la materia attraverso segni avvolgenti e ampie campiture di colore che raccontano il mistero della vita dove protagonista è l’uomo forte e fragile, spesso in bilico nelle sue scelte, ma pronto a rimettersi in gioco, A.T. ANGHELOPOULOS visual art di fama internazionale, da voce a verità nascoste a svelare nuove possibili realtà dove l’invisibile diventa visibile.
Alla settimana della RAW- Rome Art Week, Anghelopoulos artista che vive e lavora a Roma e che ha raggiunto un grande successo di critica e pubblico esponendo non solo in Italia, ma anche all’estero (Londra e Bruxelles) partecipa con OPEN STUDIO aprendo lo spazio dove è solito creare e dare vita ad opere di grande raffinatezza e poesia. Opere che raccontano il presente e lo superano per il saper conquistare l’occhio e la mente ad afferrare inaspettate meraviglie dove il pensiero si perde nel tentativo di toccare l’infinito che affascina e intimorisce. Nel suo studio, un’ampia mansarda di attico (in via Pietro Ubaldo Angeletti) luogo dove egli lavora ogni giorno, luogo di pausa e riflessione, aperto al pubblico il 13 e 14 ottobre 2017 sarà possibile ammirare un nucleo di opere selezionate di tutte le serie che lo stanno affermando agli occhi della critica.
Un percorso attraverso cui recuperare i palpiti dell’esistenza dove l’individuo è costantemente sospeso tra ragione e sentimento,, consuetudine e cambiamento, per indagare i luoghi dell’ascolto interiore a partire da quanto accade nella realtà di oggi spesso chiusa e distaccata. Accanto alla serie “Passages” che invitano a guardare oltre la superficie delle cose rievocando l’immagine di spazi che si aprono oltre porte, varchi e passaggi, è la serie “God Disengagement” dove l’oro, caro all’arte del passato e all’arte bizantina, disposto a larghi strati o in filigrana, suggerisce l’esistenza di una possibile dimensione ultraterrena distante dal materialismo terreno. E poi la possibilità di lasciarsi guidare entro i cicli materici di “Dense Sky” e “Inner Sky” attraverso cui recuperare quegli orizzonti interiori che aiutano a vivere o di restare affascinati dalla raffinatezza< delle “Inner Life” , per poi farsi guidare dalle sue ultime installazioni provocatorie in cui viene indicato come l’appartenenza ad una devozione ad un partito, ad un’idea dominante non permetta di ragionare e sentirsi liberi di fare scelte autonome e non condizionate. Suggestiva e comunicativa è “PERSPEXI ET INTELLEXI” un’opera che appartiene ad una serie di lavori fotografici realizzati su vetro acrilico in cui è rappresentata una figura umana con il volto in ombra e capo inclinato all’indietro che si mostra a braccia aperte. Essa se da una parte suggerisce un’apertura totale verso il mondo esterno o verso l’interlocutore, dall’altra ricorda una crocifissione. Sul ventre della figura si intravede un obiettivo di macchina fotografica ad indicare la ricerca di un contatto da parte della figura umana: lo stesso obiettivo della macchina fotografica si trasforma in un unico grande occhio che diventa l’occhio dell’anima nel tentativo di fissare un momento di verità. Da questa figura apparentemente senza identità si intravede la richiesta di un contatto vero e autentico tra due anime. Il colore da quello più forte e intenso a quello più caldo e avvolgente è espressione immaginata e desiderata, ipotizzata e anelata di un altro mondo possibile; colore che ora attraversato da fratture , ora fuoriuscendo quasi dalla materia dei dipinti, sembra voler prima sfidare e poi catturare e avvolgere lo spettatore/ visitatore in un abbraccio colmo di speranza dove si fa strada una possibile via di comunicazione con ul mondo, dove si perde e si vince, si ha paura e si trova coraggio per aprirsi al cambiamento, finalmente possibile. Poetici e materici i dipinti eleganti e raffinati di Anghelopoulos esprimono energia e mistero per proiettare lo sguardo e la mente alla ricerca di quella possibile verità che si nasconde oltre il confine che unisce terra e cielo. In questa seconda edizione A.T. Anghelopoulos è tra gli artisti segnalati dal Prof. Alberto Dambruoso e da Angelo Bellobono. Di A.T. Anghelopolos il Prof. Claudio Strinati ha scritto: “Anghelopoulos ha la consapevolezza e la qualità di un artista notevole. La sua percezione ricorda talvolta Klee, talvolta Rothko”. La nota curatrice italo-francese Dominique Stella lo ha definito “un artista di alto livello”. Silvana Lazzarino A.T. ANGHELOPOULOS OPEN STUDIO PER ROME ART WEEK 2017 Indirizzo: Via Pietro Ubaldo Angeletti, 75, Roma venerdì 13 e sabato 14 ottobre 2017 (visite su appuntamento dalle ore 9.00 alle ore 19.00 ) organizzazione visite Open Studio e ufficio stampa: Sabrina Consolini cell. 348.7084655 consolini.eventi@gmail.com; sito artista: www.anghelopoulos.com