Il C T delle “notti magiche” , quando ancora il calcio era uno sport. Seduto in panchina con la sua calma apparente, Azeglio Vicini dava indicazioni a quella Nazionale che in Italia doveva per forza ottenere un risultato importante. Non fu così, fu buttata fuori in semifinale dall’ Argentina di Maradona , proprio al San Paolo di Napoli. Un calcio spettacolare anche se con schemi classici quello di Vicini, un calcio fatto di passione, di cuore.
E ‘ un giorno triste per lo sport italiano che piange la scomparsa di uno degli allenatori più amati, a 84 anni (ne avrebbe compiuti 85 a marzo) si è infatti spento Azeglio Vicini, CT dell’Italia dal 1986 al 1991. La FIGC ha disposto un minuto di silenzio prima della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio e di tutte le partite del prossimo week end.
Bresciano, classe 1933, Vicini ha avuto una buona carriera di centrocampista in Serie A a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, giocando con Lanerossi Vicenza, Sampdoria (ben 7 stagioni) e Brescia