Aerei che offrono sempre più connessioni wi fi e intrattenimento di bordo personalizzato; assistenti di volo dotati di tablet per gestire online tutte le operazioni. Ma c’è il rovescio della medaglia: la vulnerabilità degli aerei da parte degli hacker è sempre più alta.
È questo quanto emerge dal servizio pubblicato oggi da Corriere.it, che rivela come negli ultimi due anni gliattacchi cibernetici nel settore sono aumentati notevolmente, complice anche la facilità con cui è possibile acquistare software che generano password.
Un esempio clamoroso quello dello scorso anno, quando un esperto di cibersicurezza rivelò di essere riuscito ad accedere ai comandi di un aereo, accendendone i motori.
I rimedi in campo
Naturalmente compagnie e case costruttrici e le agenzie per la sicurezza corrono ai ripari, come l’Easa che sta predisponendo una squadra di poliziotti digitali pronti a intervenire in qualsiasi momento.
Oppure Airbus, che ha in carico 14 hacker ‘buoni’ incaricati di individuare tutte le falle informatiche e intervenire di conseguenza.
E proprio il vicepresidente di Airbus Pascal Andrei al Corriere ha spiegato: “I nuovi aerei sono progettati in conseguenza di questa maggiore connettività” quindi con sempre maggiori protezioni.
Meno sicuri, semmai, possono essere i sistemi di intrattenimento: ma in questo caso chi rischia di più è il passeggero e i dati della sua carta di credito.
Fonte: www.ttgitalia.com/